Lettera aperta
Egregio Signor Neuwirth,
La quarta edizione del Water Light Festival ha ancora una volta stabilito nuovi standard: complimenti davvero a Lei, al team organizzativo e agli artisti.
L’ho potuto constatare di persona durante il mio tour dell’altra sera. Durante questo giro ho comunque notato una città inaspettatamente vuota. E non mi riferisco alle edizioni precedenti, ma al solito numero di cittadini/e e di ospiti nel centro storico della nostra città.
Certo, potrebbe essere il tempo poco amichevole o il programma televisivo particolarmente attraente: oppure è forse il fatto che i cittadini e le cittadine si vedono confrontati/e da delle barriere alle porte della loro città? Si sentono degli esclusi nella loro città?
Le cifre dei visitatori e delle visitatrici paganti sono certamente a Sua disposizione e possono naturalmente portare a conclusioni molto diverse.
Io, invece, sono del parere che il periodo di prova per l’impresa “chiudere lo spazio pubblico ai cittadini ed alle cittadine” sia finito e che d’ora in poi la città debba essere resa accessibile a tutti senza restrizioni.
Fino alla quinta edizione del Water Light Festival ci sarà sicuramente abbastanza tempo per incorporare l’esperienza acquisita in una procedura di pagamento che non faccia sembrare i cittadini e le cittadine della nostra città degli esclusi.
Cordiali saluti, anche a nome di tanti concittadini e concittadine
Sabine Mahlknecht – capogruppo del Team K Bressanone