Oggi in Consiglio regionale sono stati respinti i punti fondamentali della mozione che prevedeva misure per garantire un pieno esercizio del diritto di voto anche ai portatori di disabilità. Il Team K critica l’atteggiamento della maggioranza Svp-Lega, che si mostra sempre comprensiva su questi temi, salvo poi respingere quasi sempre le proposte dall’opposizione. La Giunta regionale è stata impegnata solo a tenere un’audizione sulla questione, nella prima commissione legislativa regionale.
“Sono deluso: le garanzie nell’esercizio dei diritti politici delle persone con disabilità, previste dall’articolo 29 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti umani, in Alto Adige e in Trentino sono offerte solo parzialmente. Le persone disabili in Alto Adige stanno ancora aspettando bagni pubblici, stazioni ferroviarie e degli autobus senza barriere architettoniche e lo stesso vale per l’esercizio del loro diritto di voto. Insieme alle colleghe Brigitte Foppa e Ulli Mair, avevamo elaborato una mozione sul tema, con proposte che vanno dall’uso di un linguaggio comprensibile per tutte le informazioni elettorali, al voto per corrispondenza per le persone che non possono o possono solo con difficoltà recarsi ai seggi, all’assistenza al voto nella cabina elettorale per le persone non vedenti. Il voto libero e segreto deve essere garantito davvero a tutti e trovo quindi deplorevole che dalla maggioranza Svp-Lega ancora una volta siano arrivate tante belle parole, respingendo poi la sostanza della mozione. Si terrà dunque un’audizione sul tema per valutare le proposte, ma siamo alla fine della legislatura, sappiamo già che purtroppo non succederà granché”, spiega un deluso Alex Ploner.
Il Team K si è battuto per gli interessi delle persone con disabilità fin dall’inizio di questa legislatura. Il consigliere Alex Ploner ha ripetutamente segnalato omissioni e carenze in materia di accessibilità in Consiglio provinciale e presso la Giunta provinciale, un’attività quanto mai necessaria se si pensa che in Alto Adige ci sono oltre 45mila invalidi civili.