Mercoledì sera il consiglio comunale di Bolzano ha dibattuto su due proposte dell’opposizione per cercare di risolvere una volta per tutte l’annosa questione di via della Vigna e garantire il passaggio di bici e pedoni. Il Team K ha proposto tramite i consiglieri comunali Thomas Brancaglion e Matthias Cologna una servitù di passaggio pubblico, con la possibilità di prevedere eventuali chiusure notturne, per il periodo di vendemmia o per altre esigenze agricole.
“La servitù di passaggio pubblico da noi proposta sarebbe ideale, perché meno onerosa e impattante dell’esproprio. Il compromesso al quale sta lavorando la Giunta è troppo al ribasso: si prevede il solo passaggio pedonale in alcuni mesi dell’anno e una ciclabile a sud intorno ai campi, che collega si l’ospedale ma non i quartieri tra piazza Gries e bassa via della Vigna con l’impossibilità, per i bambini ad esempio di continuare a fruire di un percorso scolastico breve e sicuro in bicicletta”, illustra il consigliere Thomas Brancaglion.
Rimane una visione profondamente diversa, soprattutto della SVP, sulla concezione di spazio ed interesse pubblico e sul senso di comunità, dato che in questo caso pochi abitanti cercano di fare i propri interessi a scapito della collettività. Si erige l’intoccabilità della proprietà privata di una via, benché è dimostrato da sempre un forte interesse pubblico collettivo.
“La cittadinanza percorre da sempre la via a piedi o in bici come via più veloce e sicura per raggiungere l’ospedale, le scuole e gli altri servizi. Ciò dimostra il grande interesse pubblico dell’area e la recente raccolta firme online con ben 4.536 sottoscrizioni non fa che ribadire la necessità di aprire via della Vigna e via Eisenkeller invece di costruire ciclabili tutt’intorno”, sostiene infine il consigliere Matthias Cologna.
Gli argomenti prodotti a difesa della chiusura, dalle questioni assicurative fino alle esigenze delle attività agricole sono da prendere sul serio, ma possono essere risolti. Infatti i contadini, che sono la minoranza degli abitanti della zona e dei soci del consorzio, sarebbero più favorevoli ad una mediazione. Chi si oppone con veemenza pare siano i proprietari delle villette di recente costruzione che non desiderano passanti lungo la via. Con una battuta si potrebbe sintetizzare: ora viene vietato il passaggio quando andava impedito l’aumento di cubatura.