La Giunta provinciale parla spesso di sostenibilità, ora è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. “Quello del Sassolungo è un territorio di straordinaria bellezza, un delicato bene comune da preservare per le generazioni future: serve una tutela che solo l’inserimento dell’area nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio può garantire. Occorre anche esprimere un chiaro no a qualsiasi collegamento tra Saltria sull’Alpe di Siusi e l’altipiano del Monte Pana e alla ricostruzione e all’ampliamento della bidonvia che sale sulla forcella del Sassolungo”, sostengono Paul Köllensperger e Franz Ploner, primi firmatari di una mozione sul tema che giungerà in aula la prossima settimana nella sessione di lavori di luglio del Consiglio provinciale.
Con una mozione ad hoc, il Team K propone di mettere sotto tutela il Gruppo del Sassolungo e i Piani di Cunfin inserendo l’area nel Parco naturale Sciliar-Catinaccio. I principali massicci dolomitici dell’Alto Adige già possono contare su questa particolare protezione (Sciliar-Catinaccio, Puez-Odle, Fanes-Sennes-Braies, Tre Cime). “É venuto il momento di estendere questa tutela anche a un paesaggio iconico, entrato nell’immaginario collettivo ben al di fuori dei nostri confini, come le cime del Sassolungo e Sassopiatto e le loro pendici, fino ai Piani di Cunfin sull’Alpe di Siusi.” commenta Franz Ploner, mentre Paul Köllensperger aggiunge: “E soprattutto finiamola di trasformare le Dolomiti in un luna park, addirittura privatizzato pezzi delle nostre montagne. Sono un patrimonio di tutti noi e questo deve valere anche in futuro!”
Recentemente un gruppo di associazioni e cittadini raggruppati nell’iniziativa Nosc Cunfin ha scritto una lettera aperta alla Giunta provinciale ed ai Gruppi consiliari per sostenere questa proposta.
Noi, come loro, ci aspettiamo che questo appello venga accolto. Serve lungimiranza nel gestire il nostro prezioso territorio, con il suo meraviglioso ma delicato paesaggio. Non è solamente una questione ecologica, ma anche economica: lo sfruttamento esasperato delle nostre montagne e delle loro pendici ne minaccia l’attrattività turistica per il futuro. La bellezza del nostro territorio è un tesoro da preservare per le future generazioni. Questo è il senso della parola “sostenibilità”.