Il Consiglio comunale di Bressanone ha approvato ieri il suo bilancio, “ma la definizione delle priorità non è convincente”, secondo il Team K. Il turismo è sovrafinanziato, con una stima dei contributi all’associazione turistica pari a 276mila euro, mentre gli investimenti per lo sviluppo economico rimangono gestibili (20mila euro). Il Comune deve essere più proattivo anche nella tutela della salute dei cittadini, migliorando contestualmente la loro qualità della vita. I rischi per la salute derivanti dall’inquinamento acustico e atmosferico lungo l’autostrada e le principali arterie di traffico sono noti. “Un altro punto critico riguarda il fatto che milioni di euro saranno investiti nel contestato progetto del Giardino vescovile”, riferisce Sabine Mahlknecht, capogruppo del Team K, che cita questa decisione come il motivo principale per il voto negativo al bilancio del Team K. L’amministrazione comunale vuole portare avanti questo progetto dai costi esagerati: la stima iniziale era di oltre 12 milioni di euro – senza un progetto esecutivo e il relativo piano economico – ma questa cifra rischia di aumentare ulteriormente. I cittadini di Bressanone vogliono un’area ricreativa aperta al pubblico e non un’attrazione a pagamento.
Occorre inoltre concentrarsi maggiormente sulla riduzione del numero di alloggi sfitti, non solo negli edifici residenziali (attualmente 1.200 appartamenti), ma anche in quelli commerciali: gli obiettivi di riutilizzo del 10-20% non sono abbastanza ambiziosi. Il controllo dello sfitto deve migliorare, anche per quanto riguarda le locazioni a breve termine: va assolutamente evitato che gli appartamenti vengano affittati per scopi turistici al di fuori delle regole.
È urgente intervenire nel settore della mobilità: gli obiettivi del Pums sono condivisi e la sua implementazione (circonvallazione sud, collegamento città-montagna, limiti di velocità, zone a traffico limitato) deve avvenire tempestivamente. Le infrastrutture devono essere migliorate, anche con un più parcheggi coperti per le biciclette, divieti di accesso e incentivi per aumentare l’uso del trasporto pubblico. Il traffico in via Mozart, ad esempio, è arrivato a livelli intollerabili: lungo questa arteria si trovano una scuola, un asilo, una casa di riposo, un centro culturale, una pista di pompaggio e un parco di calisthenics.
Prosegue poi imperterrito l’aumento di territorio soggetto a impermeabilizzazione. Dal punto di vista del Team K è inaccettabile che questo fenomeno continui ad aumentare, spesso senza alcuna reale necessità, come ad esempio nei parcheggi o sui cigli delle strade: sono necessari interventi normativi!
Sabine Mahlknecht, Verena Waldboth ed Elisabeth Fulterer ritengono che i processi di partecipazione attuali e futuri siano benvenuti; soprattutto i giovani devono essere coinvolti più attivamente nei processi decisionali. Il Team K Bressanone accoglie con favore l’istituzione di una consulta dei giovani, perché sono proprio loro a subire le conseguenze a lungo termine delle decisioni prese.
L’ampliamento della Summercard in una carta per il tempo libero valida tutto l’anno sembra una buona idea, ma l’attenzione deve essere rivolta all’accessibilità economica e non all’ampliamento delle offerte.
Bressanone è una città universitaria, un centro economico e un’attrazione turistica, ma è sempre più evidente che a tutto questo si accompagna una riduzione della qualità della vita per molte persone che vivono e lavorano qui: luoghi sovraffollati, un peso del trasporto privato motorizzato ormai insopportabile, prezzi alle stelle, tarati su turisti di fascia alta.
Il budget di 65,5 milioni di euro per il 2025 offrirebbe numerose opportunità, ma manca il coraggio della pianificazione per affrontare le sfide del futuro. Non esiste ancora una strategia di attuazione concreta per quanto riguarda gli obiettivi fissati nel documento strategico, con particolare attenzione ai cambiamenti demografici, alla carenza di manodopera e al riscaldamento globale.