Con una nostra mozione recentemente approvata dal Consiglio provinciale, abbiamo evitato che con scelte affrettate fosse compromesso il futuro del museo archeologico, impedendone, al momento, la delocalizzazione al margine della città capoluogo. La Giunta, su nostra proposta, si è impegnata a trasferire Ötzi in una nuova sede museale solo sulla base di una complessiva e imparziale valutazione tecnica del relativo impatto sui quartieri della città, sui flussi turistici e le attività economiche.
Ora si tratta di presentare non solo alle forze politiche di governo del territorio e all’amministrazione, ma alla società civile, una proposta concreta in aggiunta alle offerte dai vari costruttori privati. Così chiediamo alla Provincia, al Comune e alla cittadinanza di valutare concretamente anche la possibilità di spostare Ötzi e il Museo archeologico alle ex-Pascoli, collegandolo alle tre maggiori biblioteche cittadine, andando così a creare un nuovo Polo Culturale per Bolzano. Lo stesso architetto Mayr Fingerle, autore del progetto del polo bibliotecario, ha recentemente segnalato interesse per l’idea.
Siamo convinti della bontà e lungimiranza di questa nuova visione di sviluppo culturale e turistico cittadino, perché fondata su oggettivi criteri di ottimizzazione della spesa pubblica, efficacia degli effetti positivi sul tessuto urbano e sociale e propulsione della convivenza interetnica.
La proposta si basa su presupposti concreti ed è confortata da solide basi di fattibilità tecnico progettuali: sfruttando la cubatura disponibile, gli spazi destinati al museo archeologico (quantificati da stima della provincia nell’avviso pubblico sui 6000/6500 mq) andrebbero ad occupare un quinto del nuovo Polo, garantendo la convivenza tra area museale e biblioteche, senza sacrificio di superfici. La possibilità di ri-progettare il polo in chiave museale potrebbe avvenire tramite unavariante al progetto che non necessiterebbe di un nuovo bando e non allungherebbe di molto i tempi di realizzazione dell’opera.
L’opzione offre inoltre un’opportunità unica di combinare un museo nuovo, degno di una star mondiale come Ötzi, e al tempo stesso di tenere fede all’impegno di dare ai bolzanini una nuova biblioteca plurilingue. Tutto questo senza aggiungere ulteriore cemento e senza pesare troppo sulle casse provinciali: si può stimare che accorpare alle ex-Pascoli le biblioteche ed il museo archeologico costerebbe sui 15 milioni di euro in più rispetto a quanto già preventivato, mentre agli attuali valori di mercato l’acquisto dell’ex-INA comporterebbe una spesa sui 35 milioni di euro ai quali andrebbero aggiunti circa ulteriori 28 milioni circa per la ristrutturazione e l’adeguamento dell’immobile. Davvero troppi.
“Per troppo tempo a Bolzano è mancata una visione veramente complessiva della politica urbanistica. Per troppo tempo la risposta pubblica alle sfide di innovazione del tessuto urbano e sociale è stata debole e vittima di speculazioni edilizie. Bolzano deve farsi sentire nei confronti della Provincia quando si parla dello sviluppo del suo territorio”, ha detto Paul Köllensperger.
Il nostro intento è perciò quello di restituire a questa città una visione unitaria e lungimirante, di unire con un filo rosso tutti i quartieri, un filo rosso che collochi al meglio i luoghi di attrazione e di interesse pubblico nel tessuto urbano. Questo progetto offre l’occasione storica di ridare vitalità all’asse naturale della città che va da piazza Dogana a piazza Gries. La nostra proposta si propone di rivitalizzare quest’asse lungo tutto il percorso, creando una “passeggiata storica” affinché le due sponde del Talvera entrino in un circolo più fluido, di positivo interscambio. E questi benefici non sono “commerciali”, ma redistributivi della qualità della vita urbana.
L’opportunità di disporre di uno studio di fattibilità per questo progetto è evidente: le note difficoltà di Condotte, l’impresa vincitrice del bando per la realizzazione del polo bibliotecario, i lavori per il rinnovo di corso Libertà e il rifacimento di piazza Vittoria con lo scavo del parcheggio sotterraneo, offrono delle grandi occasioni per la rinascita del quartiere.
Riassumendo, questa soluzione permette di:
- disporre di un’ampia cubatura subito disponibile sia per il polo bibliotecario che per il museo archeologico;
- avere le possibilità di costruire il museo ex-novo secondo le specifiche esigenze;
- essere un’opera in larga parte già finanziata nel bilancio provinciale e che rimarrà in mano pubblica;
- di sostenere l’asse commerciale e culturale est-ovest della città tra piazza Dodiciville a piazza Gries;
- essere un progetto che si innesta su un corso Libertà che diventerà zona traffico limitato e con un parcheggio sotto piazza Vittoria, garantendo sia ai turisti che ai bolzanini la fruizione piacevole dell’area intorno al polo culturale;
- sviluppare il Virgolo come zona ricreativa (su questo il Team Köllensperger desidera impegnarsi con associazioni cittadine e ambientaliste per studiare soluzioni fattibili in breve tempo).
Ci fa quindi molto piacere che associazioni come Lab:bz stiano organizzando discussioni pubbliche sul tema, sono importanti segni che il progetto merita l’attenzione di politici, urbanisti e della cittadinanza. Invitiamo i responsabili di Provincia e Comune a prenderne atto e ad agire al più presto.
Il Team Köllensperger
Il Team BZ