I cittadini che hanno scelto di esprimersi sulla qualità della democrazia in Alto Adige, con un chiaro segnale alla Svp: un netto NO all’entrata in vigore della legge Svp-Lega, che avrebbe depotenziato gli strumenti di democrazia diretta già in vigore. Lo slogan “Sì alla democrazia diretta” ha creato confusione tra gli elettori, ma l’intera opposizione è comunque riuscita a comunicare efficacemente le ragioni del NO. Il Team K considera il risultato del referendum come un forte segnale della società civile, un brusco risveglio per l’Svp e le sue dimostrazioni di forza.
L’affluenza alle urne, in media del 22%, non rende giustizia all’importanza del referendum su cui è stata chiamata ad esprimersi la cittadinanza. Sintomo da un lato della perdita di fiducia nella politica, dall’altro che in Alto Adige la strada da percorrere in direzione della democrazia diretta è ancora lunga. Con la sua legge – oggetto del referendum confermativo di oggi – l’Svp ha provato a depotenziare i risultati raggiunti finora in questo ambito, ma senza successo. Per questo motivo, è doveroso esprimere un grazie alle persone che si sono impegnate nella campagna a favore del NO e alle cittadine e ai cittadini che si sono recati alle urne. È ora importante rispettare questo risultato e astenersi da ulteriori tentativi di minare la legge sulla democrazia diretta.
I pochi aggiustamenti tecnici alla legge del 2018 devono ora essere apportati in aula il più rapidamente possibile, l’Ufficio per la formazione politica deve diventare attivo e in futuro dovremo tutti impegnarci – maggioranza e opposizione – per ottenere una maggioranza di ⅔ dei voti nell’approvazione delle leggi nell’aula del Consiglio provinciale, rafforzando la nostra democrazia parlamentare. E’ questo che si aspettano i cittadini: una politica che collabora in modo costruttivo per il bene comune e che risolve i problemi con leggi ben fatte e comprensibili. Siamo sempre aperti ai miglioramenti della legge originale, ma non ai passi indietro che rendono più difficile la partecipazione dei cittadini. Per questo motivo abbiamo contribuito ad avviare questo referendum un anno fa e ora siamo felici di essere riusciti a convincere molti cittadini dell’importanza di questo percorso.