Con la delibera n. 62 del 5 febbraio 2019 l’amministrazione provinciale ha adeguato le disposizioni vigenti per celiaci al decreto ministeriale del 17 maggio 2016 e al decreto del Ministero della salute del 10 agosto 2018. La delibera riduce il tetto mensile per i rimborsi che permettono di acquistare gratuitamente nei negozi convenzionati, e introduce la distinzione in base al sesso. Gli importi sono stati calcolati secondo i fabbisogni energetici totali definiti dai Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia (LARN) e incrementati del 30% per tener conto di particolari esigenze nutrizionali sulla base dei prezzi di mercato.
È molto dubbia la distinzione in base al sesso. Le linee guida citate si riferiscono alle persone “in salute”. E le persone che svolgono lavori pesanti, gli sportivi e le donne che si trovano in determinate fasi ormonali? Questa suddivisione è particolarmente critica per i bambini e viola addirittura la convenzione dell’ONU sui diritti dell’infanzia che stabilisce il principio di uguaglianza di tutti i bambini, indipendentemente dal sesso.
Ogni regione e provincia autonoma può disciplinare in modo indipendente l’adeguamento delle disposizioni vigenti ai decreti ministeriali. Visto che la Provincia di Bolzano deroga spesso dalle norme statali (ad es. DURP, stipendi dei politici, sanità, …) anche in questo caso ciò sarebbe necessario e auspicabile.
In Alto Adige i celiaci hanno grossi problemi ad acquistare i prodotti necessari nei supermercati o nei negozi specializzati, dato che per molti esercizi commerciali l’onere burocratico di una convenzione o della rendicontazione è troppo elevato. Dal 1° aprile, oltre alla rendicontazione dettagliata, vanno consegnate all’Azienda sanitaria anche le etichette dei prodotti, come avviene per i medicinali. Di conseguenza molti produttori non fanno più registrare i loro prodotti nella lista degli alimenti senza glutine dato che l’etichettatura è troppo complicata.
Gli interessati così non solo non possono acquistare sul mercato libero, ma spesso devono fare il giro di più farmacie prima di riuscire a trovare tutti i prodotti di cui hanno bisogno. Ovviamente molte farmacie non hanno il posto per offrire un’ampia scelta di prodotti, soprattutto nelle zone rurali dove la richiesta è anche più ridotta.
Per le farmacie e gli esercizi commerciali convenzionati la rendicontazione all’Azienda sanitaria dei prodotti venduti comporta un onere burocratico notevole. Nell’era della digitalizzazione dovrebbero essere cercate altre soluzioni. Se i consumatori anticipassero i costi e presentassero la rendicontazione digitale con una cadenza stabilita (mensile, trimestrale, …), l’onere per gli esercizi commerciali diminuirebbe e molti sarebbero disposti a chiedere la convenzione.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a revocare il tetto ai rimborsi mensili introdotto con la delibera n. 62 del 5 febbraio 2019, a reintrodurre i limiti previsti precedentemente e a rinunciare alla differenziazione per sesso;
- a dare la possibilità agli interessati di acquistare sul mercato libero;
- a elaborare un sistema di rendicontazione telematica che consenta il rimborso delle spese agli interessati e sgravi così le farmacie e gli esercizi commerciali convenzionati.