Il Team K pone l’accento su una disposizione contenuta nell’allegato A della legge provinciale 4/20 che prevede ancora il test Pcr per le settimane vacanza estive con pernottamento. È forse mancato un aggiornamento della normativa? Per le famiglie, l’obbligo di test Pcr è inoltre un costo in più.
Maria Elisabeth Rieder è stupita. Dopo mesi di test nasali nelle scuole e tra la popolazione, i bambini e i giovani dovranno essere muniti di test Pcr negativi per partecipare alle attività estive in tenda, nei campi estivi e simili. “I test Pcr sono scomodi e invasivi soprattutto per bambini e giovani e sono anche costosi. Chiedo alla Giunta provinciale se i semplici test nasali non avrebbero più senso”, sostiene Rieder. Il test Pcr deve essere presentato all’inizio dell’attività, escursioni e uso dei mezzi pubblici sono poi consentiti ai gruppi. Inoltre, un test Pcr può a volte costare alle famiglie – se devono pagarlo da sole – più delle quote di partecipazione alle attività estive a cui vengono iscritti i ragazzi. Il test obbligatorio si applica anche agli assistenti, molti dei quali presumibilmente già vaccinati.
L’estate scorsa i test sono stati messi a disposizione degli organizzatori, sarà così anche nel 2021? Maria Elisabeth Rieder pone queste e altre domande nel prossimo question time in Consiglio provinciale. “Organizzare i test Pcr è più costoso che usare regolarmente i test nasali semplici. Per gli organizzatori, quest’ultima sarebbe una spesa aggiuntiva tollerabile, che molti hanno addirittura messo in conto”, spiega Rieder.
Il Team K auspica che la Giunta provinciale riveda la disposizione sopracitata contenuta nell’allegato A per permettere ai bambini e ai giovani, così come agli organizzatori, di avere campi estivi avventurosi e felici senza inutili seccature.