I tempi di attesa per il versamento dei contributi provinciali rimangono lunghi. Tutte le domande dell’anno scorso e di quest’anno non sono ancora state elaborate. Il Team K chiede da tempo di accelerare l’iter burocratico e per porre rimedio alla situazione Maria Elisabeth Rieder ha presentato una mozione sul tema. La proposta sarà discussa dal Consiglio provinciale la prossima settimana e prevede che il servizio venga temporaneamente esternalizzato fino a quando le lunghe liste d’attesa non saranno state ridotte.
In media, i richiedenti attendono 22 mesi per la decisione e altri sette mesi per il versamento delle agevolazioni provinciali all’edilizia abitativa. In totale, l’attesa è di quasi 30 mesi! Attualmente sono oltre 1.500 le domande inevase. Secondo la risposta dell’assessora provinciale Ulli Mair, solo 40 delle 517 domande presentate nel 2022 sono in fase di elaborazione, mentre tutte le 1.111 domande del 2023 non sono ancora state avviate. Lo stesso vale per le domande dell’anno corrente.
“I lunghi tempi di attesa per l’erogazione dei contributi abitativi sono inaccettabili e gravano sui cittadini in una situazione abitativa già tesa. È giunto il momento che il Consiglio provinciale adotti misure concrete per porre rimedio a queste carenze e fornire ai cittadini il sostegno di cui hanno urgentemente bisogno”, afferma Maria Elisabeth Rieder, spiegando la sua proposta di esternalizzare temporaneamente il servizio.
Il numero di domande in sospeso è aumentato rispetto all’anno precedente, invece di diminuire. La consigliera provinciale del Team K Maria Elisabeth Rieder ritiene che una delle ragioni principali sia la carenza di personale: “Attualmente ci sono sei posti vacanti nell’ufficio per i sussidi abitativi. Nonostante le modifiche legislative e le semplificazioni, le procedure non progrediscono e lo stato della Pubblica amministrazione è paragonabile all’età della pietra digitale. Ecco il senso della mia mozione, con la proposta specifica di esternalizzare il servizio al settore privato fino a quando le lunghe liste d’attesa non saranno ridotte. Questo ridurrebbe anche il carico di lavoro dei dipendenti dell’Ufficio per la promozione dell’edilizia abitativa”.
Maria Elisabeth Rieder è convinta che la sua proposta contribuirà a migliorare la situazione. “I cittadini hanno diritto a un’elaborazione efficiente e rapida delle loro domande. Per questo spero anche in un ampio sostegno da parte dei miei colleghi quando la mozione verrà discussa in Consiglio la prossima settimana”.