I dirigenti provinciali hanno visto crescere la loro indennità di posizione del 26% (delibera 777 del 7 agosto 2018), ma per chi sta alla base della piramide le risorse non si trovano mai e intanto gli anni passano. La base giuridica per giustificare questo aumento era stata individuata nella maggiore complessità delle mansioni da svolgere, nelle 38 ore di orario lavorativo, nell’aumentato costo della vita in Alto Adige certificato dall’Istat.
“Ma questi tre fattori riguardano la maggior parte dei dipendenti pubblici, soprattutto – che è poi il punto decisivo – l’ultimo. Perché i ‘normali’ lavoratori arrivano sempre per ultimi?” chiede Maria Elisabeth Rieder.
Che prosegue: “L’analisi recentemente pubblicata dall’Ipl riporta numeri chiari, che fotografano la situazione senza ombre. E’ naturalmente importante considerare con attenzione l’equilibrio del bilancio provinciale, ma i benefici della ripresa economica vanno condivisi tra tutti i settori della società”.
Il tempo passa in fretta e ormai comincia a scarseggiare. Il Team Köllensperger chiede alla Giunta di trovare una mediazione accettabile in tempi rapidi perché la redazione del bilancio con le sue relative voci di spesa ha dei tempi tecnici da rispettare, lo impone la Lp 6/15: le risorse vanno impegnate entro luglio, altrimenti gli aumenti resteranno ancora una volta bloccati fino al prossimo bilancio. Sono mesi che la questione si trascina… O la strategia della Giunta è proprio quella di perdere tempo?