Nel fine settimana, la Giunta provinciale vuole testare gran parte della popolazione altoatesina per avere un quadro sulle infezioni da Covid-19 nella nostra provincia. Da mesi il Team K chiede test a tappeto e quindi sostanzialmente accoglie con favore questa misura. Restano diverse perplessità, che ci lasciano scettici.
Fondamentalmente, raccomandiamo ai cittadini:
- di partecipare allo screening;
- soprattutto le persone sopra i 60 anni e i gruppi ad alto rischio, di fare molta attenzione. Dove si effettuano i test, tutti devono rispettare rigorosamente le regole di protezione per scongiurare il rischio di possibili infezioni;
- di andare a casa subito dopo il test e attendere il risultato prima di ogni contatto più stretto, anche con i familiari;
- in caso di risultato positivo, osservare immediatamente il periodo di quarantena consigliato ed evitare i contatti ravvicinati;
- qualora risultassero negativi, di continuare a seguire rigorosamente le regole di comportamento e di aerazione dei locali.
In relazione allo screening a livello provinciale, il Team K pone le seguenti condizioni:
- il test deve rimanere volontario. Qualsiasi coercizione o minaccia di conseguenze in caso di mancata partecipazione sarebbe inaccettabile;
- il test è un’istantanea della situazione che, se non vengono prese misure, sarà solo una costosa, singola azione. È necessario un piano per il dopo;
- sviluppare una chiara strategia di test a livello provinciale, per gruppi target selezionati e per tracciare le catene di infezione per prevenire la diffusione dell’infezione. I test sono rivolti a tutta la popolazione, in modo tempestivo e a intervalli regolari;
- gli errori commessi nelle fasi di test precedenti non devono ripetersi, l’organizzazione deve funzionare;
- è necessario includere nella strategia futura nuove possibilità per effettuare il test rapido dell’antigene, come per esempio il test rapido per uso domestico.
Il Team K riconosce la gravità della situazione attuale, soprattutto per quanto riguarda la protezione dei gruppi a rischio e la situazione di emergenza negli ospedali, nonché il sovraccarico del personale medico.
Da qui il nostro appello: tutte e tutti noi siamo chiamati a continuare a rispettare le regole di comportamento per limitare la diffusione del virus. Solo così potremo tirare un sospiro di sollievo nelle prossime settimane.