Facciamo appello alla coscienza sociale del Comune di Bressanone e della Giunta provinciale, affermano gli esponenti del Team K Alex Ploner e Sabine Mahlknecht. La scorsa settimana, è stata la stessa maggioranza a chiedere in Consiglio provinciale misure per l’integrazione nel mercato del lavoro delle persone con disabilità e ad approvarle con il sostegno dell’intera opposizione. La chiusura del laboratorio per la riabilitazione sociale e professionale di S. Giorgio prima, e la prossima chiusura del Pluri-Bar di Bressanone poi, vanno in direzione diametralmente opposta. “La notizia della chiusura del Pluri-Bar di Bressanone per mancanza di fondi è uno schiaffo alle persone con disabilità che vi lavorano con piena soddisfazione”, afferma Alex Ploner.
“La politica, sia a livello comunale che provinciale, non deve permettere che progetti così validi, che offrono alle persone con disabilità un lavoro e quindi dignità e prospettive, vengano sacrificati. Chiediamo al Comune di Bressanone e alla Provincia di intervenire immediatamente e di sostenere finanziariamente la coop e i suoi dipendenti per garantire un futuro al progetto Pluri-Bar. Ricordiamo ancora le parole del rappresentante della Giunta provinciale all’inaugurazione del progetto di integrazione Wunderbar a Bressanone: sognava una struttura simile in ogni grande città della provincia. Parlare di inclusione e integrazione lavorativa non serve a niente se poi si fa il contrario. Quello del Pluri-Bar è un progetto meraviglioso, che integra persone con disabilità nel mercato del lavoro, promuove i cicli regionali, propone cibo sano e un’offerta adatta alle famiglie. Spetta a noi, come società e politica, promuovere e sostenere finanziariamente tali iniziative”, ha sottolineato il consigliere provinciale Alex Ploner e la consigliera comunale di Bressanone Sabine Mahlknecht.
La storia della struttura: il Pluri Bar è stato aperto tre anni e mezzo fa dalla cooperativa sociale Oasis di Bolzano su richiesta delle scuole vicine. L’anno scorso Oasis si è ritirata per mancanza di risorse finanziarie e la cooperativa di cittadini b*coop ha rilevato il ristorante e il bar con grande idealismo e passione. I prezzi contenuti, il cibo sano, proveniente prevalentemente da produttori locali, la posizione isolata nello Schwesternau, l’impegno necessario per sostenere i dipendenti disabili: senza un’iniezione di fondi pubblici, l’innovativo concetto di integrazione è destinato a morire.
“Questo esempio dimostrerà quanto la Giunta provinciale e il Comune di Bressanone tengano davvero all’integrazione e alla creazione di posti di lavoro per persone con disabilità. Invece di aprire altre strutture come queste, vengono chiuse. Oltre al danno per le persone con disabilità coinvolte, alle quali viene garantito il diritto fondamentale al lavoro attraverso questi progetti, perderemo anche le persone che creano questi progetti, li portano avanti con molta passione e spesso anche con tanto volontariato e che rappresentano un grande valore aggiunto per la società. Ieri il laboratorio di riabilitazione di S. Giorgio, oggi il Pluri-Bar e domani forse il Wunderbar di Bressanone. Questo è un fallimento della politica sociale del ricco Alto Adige e della Giunta provinciale che lo governa e che solo due anni fa aveva autorizzato un Festival della sostenibilità da 2,5 milioni di euro” spiegano Alex Ploner e Sabine Mahlknecht.