L’accordo non scritto ma già siglato dai due partiti, tra gli scranni politici, per un apparentamento di comodo che verrà reso noto all’elettorato solo all’indomani delle elezioni provinciali del 21 ottobre. Una “sorpresa” sgradita alla maggior parte degli elettori del partito autonomista sudtirolese. La SVP c’ha messo poco a rottamare con grande nonchalance il PD e la velina Boschi con le sue mirabolanti promesse come quella di rendere patrimonio Unesco l’ Egetmann di Termeno -ovviamente senza successivi riscontri. Ora invece pur di tenere ben saldi i fili del potere e le poltrone, scenderà a nozze con Salvini ed incoronerà vicepresidente della provincia di Bolzano un leghista. E il messaggio è chiaro: “gli elettori votino come gli pare, la Volkspartei andrà per la sua strada in ogni caso”.
Che la Lega non si faccia troppi scrupoli pur di entrare a Palazzo Widmann dalla porta principale, conquistando un ruolo impensabile fino agli esiti delle politiche del marzo scorso, non sorprende. Sorprende invece e anzi sgomenta che la Svp, il partito storico del territorio, che affonda le radici nella nascita dell’Alto Adige, sia disposta a un matrimonio inviso al suo elettorato con un partito dichiaratamente antieuropeo e che spesso si è fatto notare per le dichiarazioni razziste dei suoi esponenti. Ma forse le parole del candidato SVP Reinhard Zublasing che ha definito “parassiti” gli stranieri sono da intendersi come primo approccio della SVP alle idee razziste della Lega? Di una SVP appena scesa dal letto matrimoniale con il PD?
Solo pochi giorni fa l’esponente dell’ala economica della Volkspartei, Josef Tschöll, paragonava senza mezzi termini la Lega a CasaPound per lo spirito razzista che muove il Carroccio da quando Salvini è approdato al governo e per il chiaro approccio antieuropeista della Lega. L’ex partito di Umberto Bossi, d’altronde, è molto vicino al Front National di Marine Le Pen e ai Freiheitlichen in Austria. Simpatie che non potranno non avere un peso e un riflesso quando si eleggerà il parlamento europeo e che difficilmente si sposano con gli ideali del gruppo dell’ EVP, l’ unione dei partiti popolari europei di centro” di cui SVP fa parte, riflette il consigliere provinciale del Team Köllensperger.
La virata a destra del prossimo governo provinciale sembra sempre più una via ormai tracciata in attesa di ufficializzazione. Mentre resta confermata la linea della SVP di allearsi con partiti di Roma con la scusa che i partiti locali ed i loro eletti non siano rappresentativi degli italiani.
“Gli elettori sappiano che votando SVP il 21 ottobre voteranno anche la Lega – se vogliono evitare tale “inciucio” votino il Team Köllensperger e la sua lista che include tutti i gruppi linguistici, per evitare un futuro che cavalchi ancora una politica basata sullo strapotere SVP ed i suoi vecchi concetti di separazione etcnica. #PER CONTARE DAVVERO
Paul Köllensperger
(Foto: Stol.it)