Negli ultimi tempi il tema della sicurezza è balzato in testa alle priorità di molte forze politiche cittadine. Il Team K Merano è consapevole del problema, ma intende offrire soluzioni pragmatiche ed efficaci. Ellmenreich: “Merano non è un far west. Sì a rafforzare la collaborazione già esistente tra amministrazione, forze di polizia, esercenti, ma è responsabilità della politica non aumentare il senso di insicurezza della popolazione in questi tempi che sono già resi incerti dalla pandemia.”
Il tema della sicurezza sta accendendo il confronto tra forze politiche a due mesi dalla competizione elettorale meranese. Alcuni partiti hanno messo la sicurezza al primo posto del loro programma. Si tratta di una scelta legittima: dopotutto, quale partito politico non intende garantire la sicurezza dei cittadini? Non vogliamo quindi minimizzare un problema come la sicurezza pubblica che a Merano, così come in tutte le città di una certa dimensione, esiste e va tenuto sotto controllo, ma condanniamo con forza gli ultimi manifesti esposti dalla destra tedesca, che raffigurano una persona con in mano un coltello. “Sembrano immagini da far west – commenta il candidato sindaco Joachim Ellmenreich – che non contribuiscono a risolvere la situazione. Queste immagini mettono paura alla gente e danno un’immagine di Merano che non corrisponde alla realtà.”
Come ribadiamo nel nostro programma, una comunità unita e inclusiva è il primo presidio di una città sicura. In quest’ottica è necessario che tutti, cittadine e cittadini, rappresentanti politici e forze dell’ordine collaborino per l’interesse comune della città.
“Negli ultimi mesi abbiamo partecipato a numerose riunioni con la Commissaria Bruzzese, la polizia e i vigili urbani. Sono state organizzate pattuglie venerdì e sabato sera in Corso Libertà dove si trova il centro della movida” dichiara Ellmenreich.
L’appello del Team K è di proseguire su questa strada, con una ancora più intensa collaborazione tra amministrazione, forze dell’ordine ed esercenti, aumentando se necessario i controlli, ma sicuramente non aumentare il senso di insicurezza della popolazione. È responsabilità della politica non alimentare incertezze, considerato che i tempi che stiamo vivendo sono già abbastanza difficili a causa della pandemia.