La commissione di inchiesta sulle mascherine si è lasciata alle spalle una sgradevole coda polemica. In un’incredibile domanda di attualità, il capogruppo Svp Lanz arriva a chiedere “sanzioni” contro il presidente della commissione dott. Franz Ploner, con accuse infondate, oltretutto poste in modo arrogante. Evidentemente la Svp teme l’emergere delle scomode verità contenute nella relazione bocciata e Lanz si guarda bene dal contribuire a una trasparenza che è invece doverosa.
“Sono rimasto molto sorpreso nell’apprendere il contenuto della domanda di attualità presentata dal collega Lanz. E ancora più sorpreso – e mi si consenta amareggiato – mi ha lasciato in particolare il passaggio sulle ‘sanzioni’ che sarebbero da comminare al sottoscritto. Lanz è pubblico ministero e giudice allo stesso tempo, formulando già una sentenza di condanna sulla base di imprecisati presupposti” ha commentato Franz Ploner. Che ha poi sottolineato: “In qualità di presidente mi sono sempre preoccupato della correttezza politica ma anche formale delle mie decisioni, confrontandomi con i competenti uffici del Consiglio provinciale e ricevendone sempre risposte puntuali e professionali. Non è mai stato stilato un regolamento che disciplini nel dettaglio l’attività delle commissioni di inchiesta, c’è quindi una lacuna normativa. Vorrei comunque sottolineare che in occasione del termine dei lavori della commissione di inchiesta sullo scandalo Sel venne pubblicato un analogo comunicato stampa di commento dell’allora presidente Elena Artioli, con allegata la relazione”.
Totale solidarietà è stata espressa al dott. Ploner dal Gruppo consiliare del Team K: “Quella di Lanz è una provocazione che rispediamo in tutta serenità al mittente”, sostengono all’unisono Paul Köllensperger, Maria Elisabeth Rieder, Alex Ploner e Peter Faistnauer.