Un mare di veleni, una situazione che vista dall’esterno è di un’opacità sconcertante. Il rinnovo delle concessioni per il servizio di Trasporto pubblico locale vale la bellezza di 962 milioni di euro, una cifra gigantesca che fa gola a molti. E non è retorico affermare che si tratta di soldi pubblici, soldi dei cittadini, e che quindi il rispetto delle regole diventa fondamentale. La gestione di questa importantissima partita appare invece sempre più impantanata nel caos.
Nell’ultima puntata di questa infinita telenovela ci ritroviamo dunque l’intera Giunta provinciale della scorsa legislatura indagata dalla Procura per il reato di calunnia (e questo è sconcertante), mentre l’ex-direttore della ripartizione Mobilità Günther Burger si ritrova iscritto nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (e questo è sconcertante e inquietante). Gli assessori intervistati ostentano tranquillità, noi cittadini lo siamo molto meno: conosciamo tutti il potere di condizionamento dei gruppi di interesse sulla politica; e sappiamo tutti che gli intrecci di interessi – più o meno visibili – quando il gioco si fa pesante potrebbero influire sul corso degli eventi. Confidiamo nel lavoro dei magistrati. E dopo gli scandali Sel, Fse e Sparkasse, che sia il caso (di tentare, visti i precedenti) di istituire anche una commissione consiliare di inchiesta?