II trend demografico in Alto Adige è quello di un progressivo innalzamento dell’età media della popolazione. Tra i molteplici problemi che questo andamento impone di affrontare vi è anche il conseguente accrescimento del numero di richieste di assegno di cura che giungeranno alla Provincia. In futuro sarà necessario garantire a chi assiste persone non autosufficienti, in particolare le badanti, una copertura sotto l’aspetto previdenziale e assicurativo, visti gli eccessivi carichi psichici e fisici a causa della natura intensiva del lavoro a cui spesso sono soggette. Questo consentirebbe inoltre di regolarizzare un settore – quello dell’assistenza a domicilio – in cui i salari sono modesti e il rispetto delle norme del lavoro precario.
Considerando, inoltre, che in futuro la disponibilità da parte dei familiari di curare le persone non autosufficienti sarà sempre minore e il conseguente aumento del numero di assistenti non appartenenti al nucleo familiare, è necessario agevolare l’incontro tra domanda e offerta, per assicurare uno standard minimo di qualità e professionalità con corsi di aggiornamento annuali obbligatori. Lo strumento ideale per raggiungere questi obiettivi è il registro provinciale delle/degli assistenti familiari, che è già stato introdotto in Trentino (vedasi relativa delibera della Giunta provinciale n.1862 del 3 novembre 2014): basato su un’adesione volontaria, il registro si pone l’obiettivo di elevare la qualità e professionalità delle/degli assistenti familiari (con aggiornamento continuo al fine del mantenimento dell’iscrizione stessa) e di costituire uno strumento di agevolazione per chi cerca e per chi offre servizi di cura e assistenza.
Esso consentirebbe all’assistito di utilizzare l’assegno di cura per il pagamento della persona che assiste tramite il registro e allo stesso tempo di ridurre la necessità di controlli relativamente all’erogazione dell’assegno di cura, che sono comunque necessari per garantire un equo e giustificato utilizzo del denaro.
Analizzando i dati dal 2015 al 2017, in Trentino si può notare un continuo aumento del numero degli iscritti. 359 nel 2015, 485 nel 2016, 599 nel 2017.
Confrontando questi dati con il numero totale delle/degli assistenti familiari in Trentino, che alla fine del 2016 sono circa 6.100 (dato Inps riportato dal Rapporto immigrazione in Trentino 2017), si può giungere alla conclusione che attualmente circa il 10% delle/degli assistenti familiari in Trentino sia iscritto al registro.
Si tratta di un buon punto di partenza. Un modello che reputiamo vada replicato nella nostra provincia.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a istituire un registro delle/degli assistenti familiari per agevolare l’incontro tra domanda e offerta, per regolarizzare i rapporti di lavoro e per assicurare uno standard minimo di qualità e professionalità delle/gli iscritte/i con corsi di aggiornamento annuali obbligatori;
- provvedere affinché l’assistente familiare disponga di un regolare contratto di lavoro comprensivo di una previdenza pensionistica.