L’età media della popolazione è in aumento e richiede nuovi approcci nell’assistenza domiciliare. Un registro degli/le assistenti familiari porta molti benefici sia per gli operatori registrati che per coloro che hanno bisogno di assistenza (maggiori informazioni: https://www.team-k.eu/OLD/it/registro-badanti-una-best-practice-nellinteresse-di-tutti).
Presentando la mozione in aula, Maria Elisabeth Rieder ha sottolineato i numerosi vantaggi che comporterebbe l’introduzione di un registro per gli/le assistenti familiari: “Questo registro garantisce a chi assiste una copertura sotto l’aspetto previdenziale e assicurativo e permette di regolamentare un settore – quello dell’assistenza a domicilio – in cui i salari sono modesti e il rispetto della normativa spesso trascurato.”
Nella discussione in aula l’opposizione ha sostenuto compatta la mozione e anche alcuni membri della maggioranza si sono trovati d’accordo sulla necessità di nuovi modi e regolamenti per l’assistenza domiciliare. Paul Köllensperger ha affermato che un registro degli/le assistenti familiari rappresenta solo il primo passo e che l’assistenza domiciliare deve essere fondamentalmente rivista e riorganizzata.
L’assessora Deeg, invece, ha sì riconosciuto l’importanza della questione dell’assistenza domiciliare, affermando che va garantita la qualità e vanno accompagnati i familiari, ma ha bocciato senza se e senza ma questa proposta, suggerendo di istituire un tavolo di lavoro sul tema dell’assistenza sociale.
A suo parere sono necessarie misure più ampie che portano ad una riorganizzazione dell’assistenza domiciliare. Il punto è che la discussione è in corso da 15 anni…
Maria Elisabeth Rieder è amareggiata: “Mi aspetterei soluzioni, strategie o almeno proposte concrete per l’assistenza domiciliare, anche se l’assessora Deeg ha rilevato la competenza sul sociale solo di recente. Naturalmente sarò lieta di condividere le mie esperienze al tavolo di lavoro, ma è tempo di intervenire al più presto”.
Sì, assessora Deeg, insieme possiamo farcela – “gemeinsam schaffen wir das!” Ma ogni lungo percorso inizia con dei piccoli passi, in questo caso l’introduzione di un registro degli/le assistenti familiari.