Lo spinoso tema dell’aeroporto di Bolzano, già gravato dal disprezzo del voto popolare nonché apparentemente esposto all’imbarazzo della difficoltà di conciliarsi con le aspirazioni di una regione che si dice clima-sensibile, si arricchisce di un capitolo di gestione poco oculata di denaro pubblico.
Se ora in capo ad un piccolo gruppo di investitori privati sta come di incanto piovendo la bellezza di ben 60 milioni di soldi dei contribuenti, lo si deve in materia di aeroporto di Bolzano ad una politica ad orientamento per zig zag, già di per se metodologicamente e democraticamente molto discutibile, di cui firma responsabile la Giunta provinciale, ovverossia la SVP. Pari ad un Babbo natale che si materializza in primavera, la nostra Giunta provinciale cede a dei privati praticamente gratis le infrastrutture aeroportuali finanziate dalle casse pubbliche.
Come mai? A ben vedere, occorre rendersi conto che una “valutazione” commissionata dalla Giunta sulla sua partecipazione al 100% nella ABD Airport S.p.A. si rivela in realtà essere una clamorosa operazione di “svalutazione”.
Affinché una tale manovra raccapricciante possa andare a buon fine, si finge che la concessione di gestione dell’aeroporto scada automaticamente al momento del trasferimento delle quote. Solo allora sarebbe possibile abbassare gli attivi al netto degli ammortamenti e considerando lo stato della concessione che da bilancio di fine anno al 31 dicembre 2017 risultano ancora iscritti per il valore pari a 32 milioni di euro potrebbero così venire trasformati in valore quasi zero.
È mai possibile una cosa del genere?
Delle due l’una: o la stima pubblicata annualmente nei bilanci della ABD Airport è radicalmente erronea, valutazione sulla quale nota bene hanno deliberato sia il Consiglio di amministrazione che il Consiglio di sorveglianza oppure il valore indicato per l’incarico alla cessione delle quote è frutto di pura fantasia.
Inoltre, basta prendere la documentazione del bando di gara per la vendita delle quote del 14 novembre 2018 per leggervi che la Giunta provinciale dichiara espressamente che l’ABD Airport S.p.A. è in attesa di vedersi convertita la cosiddetta concessione precaria in concessione a tutti gli effetti con durata ventennale (aspettativa di diritto d’altronde già risalente al 2005). Inoltre, vincola gli offerenti a rispettare gli (apparenti) requisiti dell’ENAC, l’ente nazionale di aviazione civile.
È quindi senza ombra di dubbio che a base del presente bando di gara vi sia la certezza dell’assunto che la concessione sarà convertita in una a pieni effetti e di durata ventennale.
Infine, viene completamente tralasciato che la ABD Airport a sua volta è anche proprietaria di terreni, il cui valore in ogni modo dovrà pur sempre venire remunerato al momento di eventuale scadenza della concessione.
Quindi, è assolutamente inconcepibile che la Giunta provinciale regali praticamente gratis ad un ristretto gruppo di investitori privati il patrimonio appartenente ad una società di proprietà della Provincia stessa e finanziato con i soldi dei contribuenti.
Questa operazione non ha proprio la parenza di uso legale del denaro pubblico.
Infatti, ci si può ben immaginare che i concittadini di questa terra abbiano una altra idea di come vadano spesi più responsabilmente i loro soldi.
Avv. Renate Holzeisen
Dottore commercialista e revisore contabile
Candidata del Team Köllensperger in lista di PiùEuropa per le elezioni al Parlamento europeoDas leidige Thema Bozner Flughafen ist neben der Missachtung des Wählerwillens und der öffensichtlichen Verlegenheit, im Klimaland Südtirol einen Flughafen zu rechtfertigen, um den Höhepunkt eines wenig sorglosen Umgangs mit Steuergeldern reicher.