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Referendum sulla democrazia diretta, un’informazione equilibrata è importante
Nel giugno dello scorso anno, la maggioranza Svp/Lega ha modificato e peggiorato parti importanti della legge sulla democrazia diretta. Dopo il voto su questi emendamenti – che tra l’altro hanno abolito il referendum confermativo – il Team K ha raccolto le necessarie 14 firme di consiglieri provinciali per attivare un relativo referendum, che si terrà alla fine di maggio. In vista dell’imminente referendum, oggi in Consiglio provinciale è stato deciso di inviare tempestivamente un opuscolo informativo a tutte le famiglie altoatesine.
“Come Team K accogliamo con favore la proposta di realizzare un opuscolo informativo e confidiamo che sarà scritto in modo chiaro e con una presentazione equilibrata dei vantaggi e degli svantaggi del progetto di legge. Era già evidente durante la raccolta di firme l’estate scorsa, alla quale hanno contribuito anche i consiglieri provinciali e comunali del Team K, che il tema – ovvero il salvataggio di un referendum attraverso un referendum confermativo – non fosse di facile comprensione per i cittadini. Sono contento di aver reso possibile lo svolgimento di questo referendum confermativo attraverso una mozione che avevo presentato durante l’approvazione della legge in aula nel giugno scorso, raccogliendo il sostegno e le firme di 14 consiglieri provinciali di opposizione. Purtroppo, le 16.365 firme raccolte l’estate scorsa per iniziativa di molti promotori non sono state riconosciute valide a causa di un errore formale (sulla questione è ancora pendente un ricorso). Quanto accaduto nei mesi scorsi responsabilizza ancora di più noi consiglieri provinciali quali ‘garanti’, se così vogliamo dire, di cittadine e cittadini sul loro diritto alla partecipazione”, dice Alex Ploner.
Alla fine di maggio, cittadine e cittadini saranno dunque chiamati a votare in un referendum per sospendere la legge che ha permesso di abolire il referendum confermativo sulle leggi provinciali. Tra tre mesi le altoatesine e gli altoatesini potranno quindi riprendersi un importante strumento di democrazia diretta e di partecipazione.