Lo sviluppo e l’incentivazione della mobilità elettrica in futuro saranno determinanti per ridurre gli effetti negativi del traffico sulle persone e sull’ambiente.
Attualmente sia lo Stato sia la Provincia concedono contributi per l’acquisto di auto elettriche, comprese quelle di fascia alta (segmento premium).
Le piccole auto elettriche per uso urbano possono senz’altro essere incentivate, ma sicuramente non quelle di fascia alta.
È senz’altro più importante e necessaria una rete di punti di ricarica capillare e ben funzionante.
Se non ci sono le stazioni di ricarica – anche di ricarica rapida – le auto elettriche non hanno alcun senso e possono essere utilizzate solo in modo limitato.
Se la Giunta provinciale vuole sostenere in modo adeguato la mobilità elettrica e fare dell’Alto Adige una provincia modello dal punto di vista della mobilità sostenibile, vanno abbandonati gli incentivi individuali, anche per ridurre la burocrazia.
L’economia manovrata artificialmente dalla politica non ha mai funzionato, come dimostra l’esempio della Germania dove oggi le conseguenze sono chiaramente visibili, e la nostra provincia deve evitare di commettere gli stessi errori.
Una capillare rete di punti di ricarica veloce è il miglior contributo alla mobilità elettrica nonché il presupposto per il suo sviluppo.
Ciò premesso,
il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
a non erogare ulteriori contributi per l’acquisto di auto elettriche con valore superiore a 50.000 euro.