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Proclamazione emergenza climatica: l’unione fa la forza
Già a inizio luglio il Team Köllensperger ha presentato una mozione per dichiarare lo stato di emergenza climatica e proporre delle misure concrete. “Un appello per riconoscere l’emergenza climatica come una grave minaccia e dichiarare che il suo contenimento ha la massima priorità” afferma Peter Faistnauer, primo firmatario.
La crisi climatica è la sfida essenziale del nostro tempo. Il pericolo di superare un punto di non ritorno è reale e tangibile, siamo l’ultima generazione che possa fermare la catastrofe climatica.
Le misure globali, nazionali e locali finora adottate per combattere la crisi climatica sono tutt’altro che sufficienti. La comunità internazionale, l’Italia e l’Alto Adige non devono più esitare, ma devono agire in modo rapido e coerente, al di là degli schieramenti politici e delle ideologie.
Vista l’attualità del tema e per anticiparne la trattazione anche il Team Köllensperger presenta un ordine del giorno che riprende l’analoga mozione già presentata tre settimane fa e che verrà trattato in concomitanza con l’assestamento del bilancio di previsione.
“Cosa significa proclamare l’emergenza climatica? Non si tratta di uno stato di emergenza in senso giuridico” chiarisce Faistnauer “è innanzitutto un appello politico per riconoscere il global warming come una grave minaccia e dichiarare che il suo contenimento è un compito dalla massima priorità.”
Ma nella proposta ci sono naturalmente anche dei risvolti molto concreti: nell’ordine del giorno si impegna la Giunta, tra l’altro, a:
- sviluppare misure che vadano oltre a quanto già fatto, compreso l’impegno a verificare l’impatto in termini di emissioni climalteranti di ogni delibera, puntando per quanto possibile all’obiettivo della neutralità climatica e della tutela ambientale;
- fissare l’obiettivo di rendere l’Alto Adige neutrale dal punto di vista climatico entro il 2035 e di pianificare e attuare tutte le misure necessarie in modo credibile e sistematico.
Malgrado la sensibilità degli altoatesini sul tema (oltre il 50% risultano essere preoccupati, come emerso in una recente indagine dell’Astat), anche su questo punto è necessario impegnarsi di più, con campagne mirate: il cambiamento parte dai comportamenti virtuosi di ognuno di noi.
Un voto all’unanimità in aula per questa mozione sarebbe un segnale ai tantissimi giovani che nei “Friday for Future” e con l’iniziativa Figli Costituenti stanno chiedendo ai politici di agire sui temi ambientali e di farlo in fretta.