Invece di ringraziare chi segnala le falle nel sistema informatico che portano a salate sanzioni da parte del Garante, la Provincia denuncia il segnalante. Paul Köllensperger: “A giudicare dalle recenti notizie di cronaca, la Provincia dovrebbe preoccuparsi di risolvere i suoi problemi di privacy per consentire ai medici di lavorare, invece di puntare il dito contro altri”.
Il 23 marzo 2023 il Garante per la protezione dei dati personali ha emesso due provvedimenti e sanzionato il Titolare (Provincia autonoma di Bolzano) e il Responsabile del trattamento (Dedalus Italia Spa) per violazione dei dati personali a seguito dell’accesso non autorizzato ai documenti sanitari di alcuni assistiti, determinato dalla vulnerabilità del servizio relativo al Fascicolo sanitario elettronico (FSE). Le sanzioni sono rispettivamente di 30.000 euro per la Provincia e 15.000 euro per il responsabile del trattamento. La vulnerabilità è stata segnalata nel mese di aprile 2021 da un cittadino che ha scoperto una falla nella sicurezza, elencando puntualmente in una comunicazione alla stessa Azienda sanitaria i passaggi eseguiti per accedere ai dati sanitari riservati di altri assistiti, che presuppongono una corretta autenticazione al servizio MyCivis. La falla peraltro era nota da molti anni negli ambienti informatici.
“La Provincia ha denunciato il cittadino che ha segnalato la vulnerabilità. Invece di mettere i bastoni tra le ruote a medici e pazienti, chiudano le falle informatiche e dicano grazie alle persone che gliele segnalano anziché denunciarle. Abbiamo presentato un’interrogazione per comprendere i motivi di questa denuncia, per sapere se nel frattempo è stata ritirata e quali provvedimenti la Provincia ha adottato per evitare il ripetersi di una situazione simile. Ora chi pagherà queste sanzioni? Il contribuente, come al solito, o finalmente i responsabili?” si chiede Paul Köllensperger.