Anche in Alto Adige i prezzi dell’elettricità hanno prezzi da capogiro nonostante la nostra regione produca energia da fonti esclusivamente rinnovabili. Famiglie e imprese lo vedranno presto coi loro occhi nella loro bolletta. Il Team K ritiene che ci sia un urgente bisogno di agire: “Dobbiamo considerare seriamente la possibilità di gestire autonomamente la politica energetica per renderci indipendenti dal mercato elettrico nazionale e dal Prezzo unico nazionale, come previsto nello Statuto di Autonomia. Dobbiamo agire rapidamente: la Giunta provinciale deve erogare immediatamente il bonus elettrico promesso da tempo alle famiglie altoatesine, e utilizzare le entrate aggiuntive dell’Iva sull’elettricità per sostenere le famiglie!” sostiene Paul Köllensperger.
Per i cittadini della nostra regione è del tutto incomprensibile perché l’Alto Adige, che è indipendente nella produzione di energia, sia esposta a spaventosi aumenti delle bollette, talvolta superiori al 100 per cento. “Perché la ‘nostra’ energia – che viene prodotta da fonti rinnovabili senza un aumento dei costi di produzione – non può essere utilizzata sul territorio?”, è la domanda che molti contribuenti ed esperti si sono posti negli ultimi mesi.
Questi vertiginosi aumenti sono sostanzialmente da ricondurre all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica prodotta con il gas. Ed è per questo che, anche se la nostra regione non ha nulla a che vedere con questa modalità di produzione, dipendiamo dal mercato nazionale e dalle sue oscillazioni di prezzo. Paul Köllensperger afferma: “Secondo lo Statuto di Autonomia, l’Alto Adige potrebbe staccarsi dal sistema nazionale, istituire una propria autorità di regolamentazione e vendere l’energia idroelettrica attraverso una borsa elettrica locale. Il commercio su piccola scala potrebbe essere regolato secondo il principio cooperativo ed una legge provinciale potrebbe stabilirne i criteri. Ma le Giunte degli ultimi anni non hanno fatto nulla che sembri anche solo andare in questa direzione”. È chiaro che questa transizione richiederebbe anni, ma ora più che mai è necessario agire tempestivamente. E a tal proposito – soprattutto – la Giunta provinciale deve mantenere la sua promessa sul bonus elettrico. “Anche se la Giunta ha recentemente annunciato un cambio di rotta, questa promessa deve essere assolutamente mantenuta visto l’elevato aumento dei prezzi!”, afferma Köllensperger.
La Provincia può aspettarsi circa tra i 20-25 milioni di entrate aggiuntive dall’Iva quest’anno, dovuti all’aumento dei prezzi dell’elettricità. “Queste entrate aggiuntive devono essere utilizzate per sostenere economicamente chi lo necessita”, sostiene Köllensperger.
Sarebbe stato importante poter contare sulle extra-entrate della società energetica provinciale Alperia, ma il decreto “Sostegni Ter” emesso dal Governo impedisce che questo possa accadere. Il decreto stabilisce infatti che le entrate ricavate dalle bollette al di sopra di un valore di circa 60 euro (extra-profitti) vengano di fatto “confiscate” dallo Stato. Questo significa una perdita stimata di almeno 150 milioni di euro per Alperia – soldi degli altoatesini che ora finiscono a Roma. “Uno scandalo – tuona Paul Köllensperger -. La certezza del diritto in Italia è ancora labile. Il settore delle energie rinnovabili viene di fatto punito, oltretutto senza promuovere la produzione sostenibile di energia che ci renderebbe anche meno dipendenti dalle importazioni di combustibili fossili. Una sciocchezza”. I produttori di gas come Eni o le centrali a carbone vengono invece risparmiati. “Sarebbe anche interessante sapere chi ha negoziato i contratti di fornitura di gas con la Russia. L’Italia dipende per oltre il 50% dal gas per produrre la sua elettricità, ma a quanto pare nessuno ha pensato di negoziare prezzi fissi o di stipulare contratti a termine per tutelarsi, come farebbe qualsiasi azienda privata”.
“Ora sono necessarie decisioni coraggiose. Pertanto, come misura a lungo termine, l’Alto Adige dovrebbe uscire dal mercato nazionale dell’elettricità sfruttando a pieno le possibili competenze della Provincia fissate dallo Statuto di Autonomia. Come misure immediate, la Giunta provinciale dovrebbe usare le extra-entrate di questo periodo e i fondi del bonus elettricità – promesso disattesa già da molto tempo – per sostenere le famiglie”, conclude Paul Köllensperger.