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Previdenza per gli artisti: la Giunta frena sulla valutazione ex post, ma promette più informazione
Ieri il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge in materia di previdenza integrativa degli artisti. Nel corso della trattazione in aula, il Team K ha presentato due proposte sul tema: l’ordine del giorno a prima firma del consigliere Franz Ploner, che impegnava la Giunta a predisporre un monitoraggio strutturato per valutare l’efficacia della misura approvata e l’andamento delle domande e l’emendamento a prima firma di Alex Ploner, che proponeva di introdurre una clausola valutativa all’interno della legge, seguendo le buone pratiche legislative consolidate a livello nazionale e internazionale. La logica di fondo, ampiamente riconosciuta in ambito giuridico, è quella di procedere a una valutazione ex post delle leggi per aumentarne l’efficacia e l’efficienza, ottimizzando così l’impiego di risorse pubbliche e garantendo che le normative rispondano in modo equilibrato agli interessi collettivi.
L’assessore alla previdenza, Carlo Daldoss, ha espresso apprezzamento per il senso della proposta dell’ordine del giorno, sottolineando però che, a suo avviso, l’attuazione di un monitoraggio strutturato risulterebbe troppo complessa. L’assessore ha comunque garantito di sensibilizzare gli artisti sulle nuove possibilità, in modo che possano presentare la domanda per beneficiare della misura. Lapidario invece il suo parere sull’emendamento: i dati sull’attuazione della norma sono già a disposizione di tutti, non è necessario inserire una clausola valutativa all’interno della legge e ritenendo quindi sufficiente richiedere le informazioni senza dover formalizzare un meccanismo di monitoraggio.
Il consigliere Franz Ploner, intervenuto in merito, ha manifestato rammarico per l’orientamento negativo espresso dalla Giunta, evidenziando come l’approvazione della proposta avrebbe potuto fornire dati utili per valutazioni future e per migliorare concretamente il sostegno al comparto artistico. “Rinunciare a uno strumento di valutazione significa privarsi della possibilità di verificare l’efficacia delle leggi e di intervenire tempestivamente per correggere eventuali criticità. La nostra proposta mirava proprio a rendere più trasparente e responsabile l’azione pubblica”, ha dichiarato Franz Ploner.