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Pluralismo e ambiente: il Team K chiede un vero coinvolgimento della società civile
Su richiesta della presidente della III commissione legislativa regionale, questa settimana il Team K ha presentato una proposta per garantire una rappresentanza equilibrata della società civile nei processi decisionali in materia ambientale (in allegato). “Attualmente, le audizioni e i processi di consultazione in materia ambientale mostrano evidenti limiti di trasparenza e inclusività – ha dichiarato il rappresentante del Team K nella commissione, Alex Ploner – e poi ci ritroviamo solo a cose fatte a leggere sui giornali di progetti scandalosi, fortemente impattanti per l’ambiente e il paesaggio. Dobbiamo dare voce ad associazioni, comitati cittadini ed esperti indipendenti”.
Le proposte
La proposta presentata prevede l’introduzione di criteri di selezione equi per le audizioni in Commissione, assicurando che tutte le voci rilevanti possano contribuire in modo bilanciato ai processi decisionali. Inoltre, punta a rafforzare la trasparenza attraverso la pubblicazione di documenti e verbali, affinché il confronto pubblico sia realmente accessibile e verificabile. Un ulteriore elemento chiave riguarda il monitoraggio dell’impatto delle audizioni sulle decisioni politiche, per evitare che queste rimangano meri passaggi formali privi di conseguenze concrete. Infine, si propone di migliorare il coordinamento con gli altri territori alpini, così da sviluppare strategie ambientali condivise che tengano conto della dimensione sovraregionale delle sfide ecologiche.
Le interrogazioni sul tema
Questa iniziativa si inserisce in un percorso già avviato con due interrogazioni (101/XVII e 103/XVII), nelle quali abbiamo chiesto, da un lato, quali strumenti intenda adottare la Giunta regionale per garantire un’effettiva partecipazione della società civile nelle procedure legislative ambientali, valutando soluzioni come criteri più trasparenti per la selezione degli auditi, la creazione di un elenco pubblico di soggetti rappresentativi e la possibilità di richiedere audizioni su richiesta motivata. Dall’altro, abbiamo chiesto alla Giunta regionale se intenda dare seguito alle osservazioni emerse nelle audizioni e quali misure intenda adottare per rafforzare il coordinamento con le altre regioni alpine, ad esempio attraverso l’istituzione di un comitato di monitoraggio, la promozione di protocolli d’intesa e il rispetto degli impegni assunti in sede internazionale.