In una lettera inviata ai 1.260 cortinesi (su 5.800 abitanti!) che esprimevano la loro contrarietà alla costosissima colata di cemento necessaria per realizzare una nuova pista per il bob, il direttore esecutivo dei Giochi olimpici Christophe Dubi ha espresso la chiara posizione del Comitato olimpico internazionale: non è necessario realizzarla, è possibile far svolgere le gare altrove. “Penso che dovremmo seguire con grande attenzione il dibattito che si sta sviluppando a Cortina d’Ampezzo, perché parliamo anche di soldi dei contribuenti dell’Alto Adige, nell’ordine delle decine di milioni di euro. Risorse pubbliche che in un momento difficile come questo dovrebbero essere impiegate in modi migliori”, sostiene il consigliere provinciale Alex Ploner.
Da tempo Cortina è in subbuglio. La vecchia pista di bob intitolata ad Eugenio Monti è una ferita di cemento al territorio comunale che non si è mai rimarginata: realizzata negli anni ’50 per le precedenti Olimpiadi invernali è presto diventata un inutile e bruttissimo relitto. L’idea di fare un costosissimo bis – si parla di un investimento di 80 milioni di euro circa – ha suscitato dissenso e perplessità, tanto più motivati se guardiamo all’analoga, triste fine degli impianti realizzati in varie località del Piemonte per le Olimpiadi di Torino del 2006. La pista di bob di Cesana realizzata in quell’occasione ha fatto la stessa fine di quella di Cortina, purtroppo. Impianti la cui gestione nel tempo è risultata essere insostenibile da un punto di vista economico e con un impatto ambientale e paesaggistico molto forte sul territorio. Cattedrali nel deserto in sostanza, utilizzate per le competizioni olimpiche e infine abbandonate a se stesse.
“L’Alto Adige dovrebbe eventualmente contribuire a finanziare il progetto con il fondo per i comuni di confine, al quale la nostra provincia contribuisce ogni anno con 40 milioni di euro. Ma è ormai chiaro che per il Comitato olimpico internazionale le gare possono anche essere svolte altrove. Alla luce di questa novità mi aspetto che il governatore Kompatscher dica no alla costruzione di una nuova pista a Cortina. Il governatore del Veneto Zaia definisce il progetto una necessaria struttura sportiva e turistica, ma allora dovrebbe essere la Regione che presiede a finanziare questo progetto e a sobbarcarsi nel tempo i costi di gestione e manutenzione”, sostiene Alex Ploner.
La Giunta provinciale prevede inoltre di coprire i prevedibili deficit economici della struttura ancora con i fondi per i comuni di confine, ma non è ancora possibile dire a quanto ammonteranno questi costi, ha ammesso Kompatscher nella sua risposta a un’interrogazione del Team K. Al momento non esiste un progetto definito né una stima approssimativa dei costi che potrebbero essere sostenuti.
“Dal mio punto di vista, è contraddittorio essere coinvolti in questi progetti quando si fa della tutela ambientale la propria bandiera e si spendono milioni per i festival della sostenibilità. Ora è necessario fare tutto il possibile affinché Igls in Austria venga indicata come sede delle gare olimpiche di slittino e bob. Sono convinto che anche la popolazione del Nord Tirolo sarebbe d’accordo con questa idea, in un’ottica di sostenibilità ambientale, economica e di promozione della cooperazione transfrontaliera di un’Euregio vitale. I cittadini di Cortina hanno chiesto un intervento al direttore del CIO Dubi; io chiedo lo stesso alla Giunta provinciale: niente finanziamenti diretti o indiretti per la pista olimpica di Cortina con i soldi dei nostri contribuenti. Quei milioni possono essere spesi meglio in altro modo”, conclude Alex Ploner.