La nervosa reazione del presidente dell’Hgv Manfred Pinzger alla mia mozione in Consiglio provinciale non sorprende. Penso che l’Hgv sia però davvero fuori strada quando il suo leader liquida con termini come “divisiva” e “spazzatura” una legittima proposta avanzata da un esponente politico democraticamente eletto.
Vorrei chiarire: non ho mai dubitato che il turismo sia uno dei principali pilastri dell’economia della nostra provincia, ma corriamo il rischio di perdere il consenso di pezzi importanti della società a causa della sua crescita incontrollata. Dovrebbe inoltre essere innegabile che il turismo “commercializza” beni comuni come le montagne, il paesaggio, l’ambiente e le infrastrutture – finanziate anche con il denaro dei contribuenti – e che quindi anche la collettività dovrebbe avere un equo ritorno. Una tassa di soggiorno più elevata per gli ospiti e destinata alle casse pubbliche, penso quindi sia appropriata e giustificata. I pochi euro della tassa di soggiorno attualmente previsti – che tra l’altro vanno a beneficio solo dello stesso settore turistico e dell’Idm – non sono neanche lontanamente sufficienti a coprire i costi dei rifiuti prodotti, delle acque reflue, della CO2 immessa nell’atmosfera, dell’uso del trasporto pubblico, ecc. che il turismo provoca e che gravano su noi tutti. Devono essere gli altoatesini a beneficiare del turismo e non il contrario!
Con 36 milioni di pernottamenti annui sul territorio, sarebbe possibile raccogliere diverse centinaia di milioni di euro per la collettività applicando una tassa pagata dagli ospiti e scaglionata in base al numero di pernottamenti – più lungo è il soggiorno, più basso è l’importo – e in relazione al prezzo della camera – più alta è la categoria, più costosa è la tassa. Questi introiti dovrebbero poi essere utilizzati per il trasporto pubblico gratuito (anche) per i residenti, per l’affitto di alloggi sociali a costi ragionevoli per famiglie e giovani, per finanziare gli assegni di cura e per promuovere l’innovazione, le start-up e altro ancora.
La situazione deve quindi essere ribaltata: il turismo deve generare risorse per la collettività, invece di utilizzarne sempre di più per infrastrutture turistiche, Idm o Guest Card. La società è insomma già divisa e questa proposta è al contrario funzionale a salvaguardare il consenso verso il settore turistico da parte della popolazione. E senza consenso i problemi aumenteranno, basta dare un’occhiata a cosa accade alle Canarie, ma anche a Barcellona, Venezia, in Alta Baviera, dove i cittadini protestano apertamente contro il lato oscuro del turismo, che il signor Pinzger si compiace di nascondere.
Dovrebbe essere normale poter discutere il tema senza che il capo di un’associazione debba mettersi a sbraitare con commenti isterici. Se c’è qualcuno che divide, è proprio il presidente dell’Hgv, che vuole semplicemente negare gli oneri che il turismo impone all’Alto Adige.
Paul Köllensperger