Il Team K ha presentato un disegno di legge contenente diverse misure a favore dell’occupazione femminile. Benefici per le aziende che garantiscono trasparenza sugli stipendi, proposte di reinserimento professionale e sportelli dedicati nei centri per l’impiego sono alcuni dei passi concreti previsti nel progetto di legge.
La legge provinciale sull’uguaglianza di genere è stata varata nel 2010, è arrivato il momento di aggiornarla. “Il Team K Frauen-donne si è impegnato a contrastare e superare il divario salariale di genere fin dalla sua nascita e già nel 2019 abbiamo presentato una mozione su questo tema in Consiglio provinciale. Questo disegno di legge propone ora misure concrete e raccomandazioni elaborate dal Team K Frauen-donne”, ha sostenuto Paul Köllensperger nell’introdurre l’iniziativa.
“17%. Questa percentuale l’abbiamo sentita citare spesso, anche venerdì in occasione dell’Equal Pay Day. Il gender pay gap – la differenza salariale tra i sessi – in Alto Adige è appunto del 17%, una cifra invariata da anni. L’uguaglianza e l’occupazione femminile hanno fatto grandi passi indietro a causa della pandemia ed è per questo che ora è ancora più importante guardare avanti e prevedere misure concrete, con la relativa base normativa”, ha detto Maria Elisabeth Rieder, soffermandosi sulla filosofia alla base del ddl.
E veniamo quindi ad alcune delle misure contenute nel disegno di legge. Le aziende che si impegnano per superare il divario salariale di genere beneficeranno di riduzioni dell’Irap. Negli appalti pubblici, si vanno ad introdurre parametri che danno un trattamento preferenziale alle imprese virtuose in questo senso. Queste aziende saranno inserite in un apposito elenco provinciale che verrà creato. “Per evitare un’eccessiva burocrazia, è necessario uno strumento che raccolga i dati delle aziende ed eventualmente rilasci una certificazione. Sono necessari dati sulla situazione del personale maschile e femminile, con particolare attenzione ai dati su formazione, avanzamenti di carriera, cambio di qualifica, reddito ed eventuali indennità e bonus”, spiega Margareth Fink, portavoce del Team K Frauen-donne.
In Svizzera, lo strumento “Logib” è utilizzato per verificare il divario salariale di genere. Si tratta di un software che permette a un’azienda di determinare statisticamente quanto è ampia la disuguaglianza negli stipendi al suo interno e quanto e se questa sia giustificabile. La Provincia potrebbe sviluppare uno strumento simile per l’Alto Adige senza però, naturalmente, imporre alle aziende un eccessivo onere burocratico aggiuntivo.
Il disegno di legge contiene inoltre misure specifiche per il ritorno delle donne nel mercato del lavoro. “In Alto Adige, nei primi tre anni di vita dei bambini, ogni anno circa mille donne lasciano il loro impiego. Per alcune non è facile tornare al lavoro dopo anni di maternità, anche se spesso sono donne con una notevole gamma di competenze. Il nostro ddl prevede pertanto azioni mirate come corsi di perfezionamento, riqualificazione e in generale un sostegno per le donne che desiderano tornare sul mercato del lavoro”, ha sostenuto Rieder. Un sportello dedicato per le donne nei centri d’impiego completa questa misura.
Il disegno di legge è stato presentato in occasione dell’Equal Pay Day e attende ora di essere trattato dalla competente commissione. Anche il Consiglio dei Comuni deve dare il suo parere. Il disegno di legge probabilmente non arriverà in trattazione in Consiglio provinciale in questa legislatura, ma sarà almeno discusso in commissione e sentiremo le opinioni degli altri gruppi consiliari. “É importante fare luce sui temi e sulle difficoltà femminili, portarli in discussione e rendere la cittadinanza consapevole”, concludono Rieder, Fink e Köllensperger.
Cliccando qui è possibile consultare il disegno di legge 82/21 e qui la relazione della proponente.