Una delle misure contenute nel pacchetto di aiuti consiste nella concessione da parte della Provincia di contributi a fondo perduto o in conto capitale alle piccole imprese (liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprese individuali, società di persone o società di capitali con una sede in provincia di Bolzano) con un massimo di cinque dipendenti a tempo pieno (inclusi i proprietari e soci che lavorano nell’azienda). Possono farne richiesta quelle aziende che nell’anno trascorso hanno conseguito un reddito imponibile in base alla dichiarazione dei redditi pari a un massimo di 50.000,00 euro, o di 85.000,00 euro nel caso di società con più di un socio, e che in uno dei mesi compresi fra marzo e maggio 2020 lamentano una perdita di fatturato di almeno il 50% rispetto all’anno precedente. I contributi a fondo perduto variano da 3.000 a 10.000 euro a seconda del numero di dipendenti. I contributi a fondo perduto o in conto capitale servono alle imprese interessate per poter sostenere le spese fisse nei mesi in cui non possono svolgere la propria attività. Tali contributi sono soggetti a tassazione.
Tuttavia i criteri per la concessione degli aiuti presentano più di un inghippo.
Infatti, se un’azienda nel 2020 subisce una perdita di fatturato inferiore al 20% rispetto al 2019, è tenuta a restituire il contributo con gli interessi. Ora, non si possono dare alle aziende contributi a fondo perduto per 3.000, 5.000, 7.000 o 10.000,00 euro, interamente soggetti a tassazione, e allo stesso tempo chiedere loro di restituire con gli interessi queste somme già tassate, solo perché hanno lavorato sodo e alla fine dell’anno sono riuscite a recuperare una parte del loro fatturato e, si spera, dei loro guadagni. Ciò a maggior ragione se una parte di questi fondi viene comunque restituita sotto forma di tasse.
Inoltre potrebbe succedere che per un’azienda la perdita di fatturato si verifichi con un certo ritardo, magari da giugno in poi, e quindi non rientri nell’arco temporale previsto per poter richiedere il contributo. Soprattutto nel caso delle ditte individuali e dei consulenti, il crollo maggiore del fatturato si verificherà in molti casi durante l’estate, poiché attualmente essi stanno ancora evadendo gli ordini o incarichi in sospeso, ma non sono in grado di acquisirne di nuovi, il che si rifletterà in un calo ritardato del fatturato nei prossimi mesi.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a provvedere affinché quelle aziende i cui rappresentanti legali dispongono già di un accesso SPID possano presentare le domande tramite il sistema myCIVIS e a consentire alle altre aziende di presentare le domande tramite PEC in modo semplice e senza intoppi burocratici;
- a estendere il periodo di riferimento (mesi con una perdita di fatturato di almeno il 50%) da marzo al 31 ottobre 2020;
- a prevedere che i contributi a fondo perduto concessi e liquidati non debbano in nessun caso essere restituiti, nemmeno se il fatturato totale nel 2020 non risultasse inferiore a quello del 2019.