Vietare a chi sta seduto a un tavolo all’aperto nella piazza di bere – per dire – una birra dopo la mezzanotte, pare francamente assurdo. Sappiamo tutti che il problema del disturbo della quiete pubblica non è creato da chi frequenta i locali che si affacciano sulla piazza: perché quindi penalizzare quel po’ di vita notturna che resiste in città e di conseguenza anche il lavoro degli esercenti dei locali? Se il problema sono gruppi di giovani e giovanissimi che (purtroppo) acquistano bottiglie di alcolici e superalcolici al supermercato per poi sballarsi in piazza, è sul consumo al di fuori dei locali che è necessario intervenire, ammesso che sia legalmente possibile. Sensato appare piuttosto la proposta del Comune di sedersi attorno a un tavolo con esercenti e grande distribuzione, per cercare di fare fronte comune.
Il proibizionismo non è la soluzione per un problema di ordine pubblico, creato da piccoli gruppi, non certo dalla grande maggioranza dei frequentatori dei locali della piazza. Le leggi ci sono già, vanno piuttosto fatte rispettare, coinvolgendo forze dell’ordine e vigili urbani.
Piazza Erbe è un bellissimo angolo di Bolzano, non lasciamo che si spenga. Giovani e meno giovani si incontrano, discutono, ridono e – certo – bevono. E’ un ritrovo anche per gli universitari dell’unibz, che vi trovano occasioni di incontri e vitalità che la città deve offrire loro, come accade in tutte le città universitarie. La piazza ha insomma anche un valore sociale da preservare.
Paul Köllensperger – Team BZ