Qualche settimana fa aveva fatto rumore la clamorosa bocciatura del ddl Noggler in prima commissione regionale: zero voti a favore, con Noggler che decide di ritirare il suo ddl, che prevedeva una larga parte dello stipendio esentasse come “contropartita” dell’eliminazione dell’adeguamento all’inflazione, ossia come ti sostituisco un privilegio con un altro. Sul delicato tema è ora il momento del disegno di legge regionale 16 del Team K, sostenuto da una vasta parte delle opposizioni, semplice e chiaro: cancellazione della rivalutazione annuale automatica dell’indennità consiliare sulla base dell’indice Istat (art. 1) e anche del rimborso spese per l’esercizio del mandato (art. 2). Senza trucchi stile “SVP”.
Il caro vita mette in difficoltà tantissime famiglie, mentre lavoratrici e lavoratori aspettano un adeguamento dei loro stipendi, in tanti settori fermi da troppo tempo. Parlare proprio ora di adeguamento all’inflazione o di ritoccare con altre modalità le indennità dei politici, sarebbe un atto grave nei confronti della cittadinanza. “Vedremo mercoledì in aula come andranno le cose e se la maggioranza si prenderà la responsabilità di consentire l’adeguamento automatico a partire dalla prossima legislatura, quando comunque il tema dovrà essere trattato nuovamente e regolamentato finalmente in modo serio, senza la confusione tra parte provinciale e una regionale. Per noi è importante eliminare l’adeguamento automatico all’inflazione. Per gli stipendi dei politici devono valere le stesse regole del personale dipendente.” commentano i primi firmatari Maria Elisabeth Rieder e Paul Köllensperger.