In una riunione aperta alla cittadinanza sono stati presentati i progetti per la mobilità a San Candido. Il progetto di circonvallazione ovest è stato criticato da molti cittadini, tra cui Monika Senfter del Team K: “Il fatto che i contributi infrastrutturali per le Olimpiadi del 2026 siano già disponibili non è una scusa per realizzare questo progetto. Un ponte del genere avrebbe un impatto negativo su San Candido come destinazione turistica anche dal punto di vista paesaggistico”.
Circa 400 persone hanno partecipato all’evento informativo di mercoledì scorso a San Candido. Oltre a considerazioni generali sul piano di mobilità provinciale e sul traffico passeggeri (l’Alto Adige soffre di un aumento del 30% del traffico sulle strade), sono stati presentati alcuni progetti per San Candido, in particolare il tunnel che protegge dalle inondazioni e la circonvallazione ovest.
“Con il primo progetto, in futuro dovrebbe essere possibile intervenire rapidamente in caso di forti piogge e si potrà deviare il Rio di Sesto per evitare di allagare il centro di San Candido come è successo nel 2018”. Si tratta di un progetto pilota unico in Europa. Questo progetto viene condiviso dalla popolazione”, spiega Monika Senfter del Team K.
Gli abitanti di San Candido sono stati meno entusiasti del secondo progetto, la circonvallazione ovest. L’obiettivo è quello di fluidificare il traffico al passaggio a livello in direzione di Sesto. I progettisti hanno mostrato il progetto di una rotatoria collegata a un ponte lungo 107 metri e alto circa 12 metri. “Questo ponte attraverserebbe la valle all’ingresso di San Candido. L’assessore provinciale Alfreider ha dichiarato che non è possibile realizzare un sottopassaggio a causa dell’interferenza con le acque sotterranee e quindi si è pensato a un sovrappasso. Un ponte del genere non farebbe altro che aumentare il traffico. La sostenibilità è il motto della Giunta provinciale, ma in vista delle Olimpiadi e considerando la disponibilità di fondi per le infrastrutture, la tutela del paesaggio e dell’ambiente non sembrano più avere un ruolo importante”, commenta Monika Senfter.
A causa delle numerose voci critiche, l’assessore provinciale Alfreider e il sindaco Klaus Rainer hanno proposto di riesaminare le altre varianti esistenti. Il fatto di aver descritto quest’opera sui media come un ponte senza grandi pretese da realizzare in tempi brevi rischia di alimentare ulteriormente la discussione su questo progetto a San Candido.
La consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder ricorda il modus operandi per gli ingressi per Valdaora e Anterselva. “Qui si verifica la stessa situazione: i cittadini non vengono coinvolti fin da subito in decisioni così importanti, quindi si elaborano mega-progetti per poi scoprire che la maggioranza dei cittadini è contraria. Maggiore partecipazione e trasparenza nella comunicazione sarebbero quanto mai opportune in questi casi.”.