La mozione del Team K per la revisione delle prestazioni sociali per le famiglie monogenitoriali e i conviventi è stata respinta dal Consiglio provinciale con 17 voti a favore e 17 contrari. Il documento ha ricevuto il pieno sostegno dell’intera opposizione, la maggioranza si è schierata compatta contro. “Questo significa che i genitori single continueranno a essere lasciati soli, alle prese con grandi problemi burocratici, legali e finanziari. È uno schiaffo per tante e tanti, anche perché la maggioranza non è nemmeno riuscita a rivedere l’attuale sistema di contributi sociali”, ha dichiarato la consigliera provinciale Maria Elisabeth Rieder, molto delusa.
Le norme devono essere periodicamente riviste e rielaborate in base all’evoluzione della società. Questo vale anche per la situazione delle famiglie monoparentali, che costituiscono una parte consistente delle famiglie dell’Alto Adige, molto aumentate negli ultimi anni.
Maria Elisabeth Rieder è particolarmente delusa dalle dichiarazioni dell’assessora al Sociale Pamer: “L’impegno per le famiglie monogenitoriali è lodevole, ma non credo sufficiente. Nutrivo grandi speranze sulla nuova assessora, che ha sottolineato più volte di essere propensa a collaborare. Questo non significa che le mozioni proposte debbano essere accettate senza se e senza ma, però cooperazione significa trovare un consenso comune e raggiungere compromessi, sempre nell’ottica del bene comune”.
“In molti incontri con l’Associazione per famiglie monogenitoriali, ma anche con diretti interessati, sono venuta a conoscenza nelle ultime settimane delle più diverse situazioni. Non è che non ci sia sostegno, ma il diavolo si nasconde nei dettagli, come si suol dire. Ed è proprio qui che entra in gioco la mozione elaborata congiuntamente, con le sue proposte concrete: rivedere i criteri per le prestazioni sociali per i genitori single, adeguare la dichiarazione sostitutiva, cancellare i contributi di mantenimento figurativi quando si registra la Durp, adeguare l’anticipo degli alimenti all’inflazione e al costo della vita”, spiega Maria Elisabeth Rieder.
“L’implementazione delle proposte avanzate avrebbero portato un grande sollievo a molti genitori single. L’Associazione per famiglie monogenitoriali e le varie organizzazioni che si confrontano quotidianamente con le preoccupazioni di queste famiglie monoparentali sanno come è necessario intervenire. Dovremmo quindi prendere sul serio le preoccupazioni e le proposte di queste organizzazioni e trasformarle in decisioni politiche. Sono davvero delusa, l’obiettivo non può essere andare avanti come abbiamo fatto negli ultimi anni”, ha concluso Maria Elisabeth Rieder.