Con le Linee guida sulla natura e il paesaggio, già nel 2002 la Provincia aveva fissato obiettivi, misure e strategie di tutela. La Giunta provinciale ha avviato una procedura per modificarle, ma gli esperti parlano di un loro indebolimento. La consigliera comunale Sabine Mahlknecht ha preso posizione su questo tema durante i lavori del Consiglio comunale di Bressanone e insieme a Paul Köllensperger è giunta a conclusioni sconfortanti.
“La Giunta provinciale e il Consorzio dei comuni stanno cercando di annacquare la normativa sulla tutela paesaggistica e del territorio. Ad esempio, i requisiti vincolanti per evitare l’impermeabilizzazione del suolo saranno aboliti e rimarrà solo un ‘orientamento programmatico’; praticamente non ci saranno limiti alle misure di costruzione sotterranea, soprattutto nelle aree agricole; anche le aree di pascolo e i prati alpini potranno essere edificati molto più facilmente”, riassume Sabine Mahlknecht.
“L’impressione generale è che sarebbe più onesto abolire le Linee guida sulla natura e il paesaggio, visto che il Consorzio dei comuni dichiara apertamente che i comuni non dovrebbero essere vincolati alle specifiche del modello paesaggistico”, spiega l’architetto Lukas Abram. “Il sottosuolo nel verde alpino e i pascoli possono essere cementificati, l’impermeabilizzazione del suolo finisce per essere semplificata e gli edifici demoliti devono essere ricostruiti: la sostenibilità è un’altra cosa. Non c’è bisogno di un festival della sostenibilità da milioni di euro per rendersi conto che misure di questo tipo non hanno nulla a che fare con la tutela ambientale”, afferma Paul Köllensperger.