L’ideale sarebbe che non entrasse mai entrare in vigore, ma soprattutto non in questo periodo di crisi. E non perché la vecchia legge fosse particolarmente valida, ma perchè quella nuova rende inapplicabile un sistema consolidato e riconosciuto. L’entrata in vigore arriverebbe in un momento in cui l’economia – e soprattutto il settore dell’edilizia – è in profonda crisi a causa delle misure contro il Covid19, che hanno bloccato questo settore come molti altri.
In una simile crisi economica e situazione di incertezza, sono necessarie non solo regole del gioco chiare e certezza del diritto, ma soprattutto misure di sviluppo e sostegno da parte della mano pubblica. Basta con i freni. Basta infrangere le regole con una nuova legge che lascia molto perplessi.
Per la concreta implementazione della nuova legge i “compiti per casa” non sono ancora stati fatti, anche perché l’emergenza causata dall’epidemia ha bloccato e ritardato molte cose. Tra l’altro, mancano anche alcuni regolamenti attuativi, senza i quali la legge non può essere applicata. La Giunta provinciale, in particolare la competente assessora Maria Hochgruber Kuenzer, dovrebbe prenderne atto. Vogliamo dare il colpo di grazia al settore edilizio?
I comuni non sono ancora pronti per l’attuazione delle misure organizzative (in particolare riguardo al personale) richieste dalla legge e probabilmente – a ragione – hanno altre preoccupazioni e priorità di cui occuparsi in questa crisi. E tutte le nuove commissioni? A causa del coronavirus, non è possibile tenere le sedute in questo momento e le videoconferenze non sono di grande aiuto.
In larga misura, anche i liberi professionisti non sono ancora preparati e i tecnici non hanno dimestichezza con le nuove norme e le nuove regole del gioco. Quanti di loro potrebbero realizzare oggi un progetto senza grandi difficoltà? Inoltre: non esiste ancora una giurisprudenza consolidata e non c’è certezza del diritto.
Paul Köllensperger commenta: “In conclusione, se questa legge entrasse in vigore in questo periodo significherebbe lo stop dell’assegnazione degli appalti edilizi per mesi; in altre parole, un blocco di fatto del settore delle costruzioni per un lungo periodo di tempo. Di cui il settore delle costruzioni avrà sicuramente bisogno nella crisi di Corona.”
Peter Faistnauer, un ex-sindaco in grado di valutare la situazione nei comuni, è della stessa opinione: “Molti sindaci lasciano l’incarico con le elezioni comunali, ma le prossime non si svolgeranno prima dell’autunno, con la logica conseguenza che si arriverà a una battuta d’arresto. Le amministrazioni comunali, i proprietari di immobili, gli artigiani e i liberi professionisti hanno bisogno di certezza del diritto in questi tempi incerti!”
Da qui la richiesta del Team K: l’entrata in vigore della nuova legge provinciale “Territorio e paesaggio” deve essere rinviata, preferibilmente all’anno prossimo.
Team K
Peter Faistnauer
Paul Köllensperger