Oggi il Consiglio provinciale ha approvato le modifiche alla legge territorio e paesaggio. “Ci sono alcuni miglioramenti, ma le continue modifiche alla legge dimostrano solo quello che diciamo da mesi: la legge non è pronta, e anche dopo questa quarta modifica non è possibile implementarla del tutto”, ha detto Peter Faistnauer. “La storia della legge territorio e paesaggio è una cartina di tornasole di come si sia trasformata l’Svp. La responsabilità verso le prossime generazioni, il vero faro di Alfons Benedikter, ha lasciato il posto a interessi lobbistici”, ha detto Paul Köllensperger.
Dalla presentazione in Consiglio provinciale della nuova legge territorio e paesaggio l’8 giugno 2018 sono stati necessari oltre 450 emendamenti per apportare adeguamenti e fare ulteriori concessioni a gruppi di interesse. L’ultimo disegno di legge con altri 30 articoli e oltre 50 emendamenti mostra chiaramente chi ha maggiore voce in capitolo nella pianificazione del territorio: nonostante alcuni emendamenti siano dettati dal rischio di impugnazioni statali, le pressioni delle lobbies sono più che evidenti.
“I principi dell’ex assessore Alfons Benedikter, secondo il quale la responsabilità morale nei confronti delle generazioni future e la tutela del paesaggio erano le priorità, hanno purtroppo lasciato il posto a continui interventi normativi e alle pressioni di gruppi di interesse nei confronti della politica”, commenta Paul Köllensperger.
Peter Faistnauer riassume la situazione in cui ci troviamo in questo momento: “In pratica, la legge non è ancora applicabile. I cittadini che vogliono costruire, i tecnici, ma anche gli amministratori locali si disperano, l’economia è bloccata”.
Già nel 2018 Paul Köllensperger aveva denunciato la commistione tra tutela del paesaggio e pianificazione del territorio, con il timore che la prima – che è costituzionalmente più alta – sarebbe finita sottotraccia. Purtroppo aveva ragione, e questo porta ora all’assurda situazione secondo cui Roma esige da parte della Giunta altoatesina il rispetto della tutela del paesaggio. Una situazione grottesca.
Peter Faistnauer ribadisce quanto già affermato in passato: tutte le parti interessate dovrebbero mostrare una certa comprensione e sospendere temporaneamente la nuova legge territorio e paesaggio per permettere di riformulare e rendere pienamente applicabile la legge provinciale di partenza (la n. 9 del 2018). Questo aiuterebbe tutti. Allo stesso tempo, si guadagnerebbe tempo prezioso per aggiornare i registri di esperte ed esperti, motivando nuove professioniste e nuovi professionisti ad iscriversi, in modo che i comuni siano messi nella condizione di nominare i membri delle commissioni comunali.
Nonostante qualche miglioramento, il nostro parere sulla nuova legge territorio e paesaggio rimane nel complesso ancora molto negativo.