Il ministero della Salute ha recentemente pubblicato i dati per il 2017 relativi ai Lea (Livelli essenziali di assistenza), che vedono l’Alto Adige desolatamente ultimo nella classifica che mette a confronto le performance delle Regioni e – per la prima volta – anche delle Province autonome, nell’erogazione delle prestazioni sanitarie. Il controllo viene svolto annualmente da un apposito comitato, che verifica che le risorse della sanità nazionale siano state utilizzate in modo appropriato.
Otto Regioni hanno ottenuto oltre 200 punti, altre otto un punteggio compreso tra i 200 e 160 (il “livello minimo accettabile”, secondo il sito del ministero), i rimanenti enti territoriali hanno quindi prodotto risultati insufficienti e in particolare la Provincia autonoma di Bolzano si è fermata a 120 punti. Il Piemonte primo in classifica ne ha ottenuti 221.
A condizionare il pessimo risultato è stata anche la mancata trasmissione di diverse tipologie di dati da parte della nostra Azienda sanitaria, un problema che va chiarito. Disporre di dati completi e comparabili ad altre realtà territoriali è evidentemente molto importante per valutare i punti di forza e debolezza del nostro sistema sanitario provinciale.
Ciò premesso,
SI INTERROGANO GLI ASSESSORI COMPETENTI PER SAPERE
- quali problemi hanno portato alla mancata comunicazione dei dati risultanti mancanti per la verifica degli adempimenti legati ai Lea 2017;
- se le categorie di dati non fornite al ministero della Salute in occasione della rilevazione Lea 2017 vengono regolarmente e sistematicamente rilevate dall’Azienda sanitaria.
- In caso negativo, per quali motivi non vengono rilevate