Il 16 ottobre era l’ultimo giorno utile per inviare all’assessorato comunale alla Mobilità osservazioni al nuovo Pums. Un’interessante possibilità di partecipazione pubblica prevista dalla normativa, che anche il nostro gruppo consiliare ha deciso di sfruttare per far emergere pubblicamente perplessità e proposte prima che arrivino nell’aula del Consiglio comunale. Ci siamo limitati ad inviare nove osservazioni che alleghiamo al comunicato e di cui di seguito proponiamo una sintesi. “Il Pums contiene molti passaggi condivisibili che vanno nella giusta direzione, ma occorre avere più coraggio e una visione complessiva conseguente”, affermano all’unisono i consiglieri comunali Matthias Cologna e Thomas Brancaglion.
Per la mobilità di Bolzano occorre cambiare marcia, puntando davvero forte sulla sostenibilità e quindi su infrastrutture in grado di offrire una vera alternativa all’auto privata. Tra queste abbiamo proposto innanzitutto un’opera di importanza trans-comunale quale il tram-treno per l’Oltradige, con una linea che da Caldaro passi per Appiano per poi arrivare a Ponte Adige e proseguire infine sui binari della ferrovia Bolzano-Merano, sempre con lo stesso mezzo. L’ingegner Hüsler ha prodotto un’ipotesi progettuale sulla fattibilità dell’infrastruttura, un’ottima base di partenza per il progetto esecutivo di un’opera che non sarebbe affatto in contrasto con l’esito del voto referendario del 2019 sul tram cittadino e che potrebbe anche essere sfruttata quale metropolitana di superficie, con un cadenzamento anche sotto i 15 minuti tra le stazioni di Bolzano centrale, piazza Bersaglio, Bolzano sud, Casanova e Ponte Adige.
La realizzazione del cosiddetto terzo binario tra Bolzano e (almeno) Ora è un’altra opera infrastrutturale per la mobilità sostenibile che riteniamo di grande importanza. Si tratta di creare le premesse per una metropolitana di superficie che colleghi in modo rapido e attrattivo la Bassa Atesina con Bolzano.
Riguardo all’annoso problema dello spostamento delle linee degli autobus su via Kolping – con un contestuale aumento di autobus di 18 metri (linee BRT) nel centro storico – abbiamo chiesto di mantenere almeno per ora le corse in via Leonardo da Vinci e di inserire nel Pums l’obiettivo di medio periodo di esclusione del passaggio nel centro storico degli autobus, salvo minibus elettrici.
Le priorità indicate nel modal shift del Pums dovrebbero cambiare, in modo da considerare adeguatamente il potenziale della mobilità ciclabile. Analogamente, i risultati delle indagini demoscopiche svolte per tarare l’offerta di trasporto pubblico, dovrebbero essere incrociate con analisi quantitative (le obliterazioni per linea nelle diverse corse), oltre ad offrire ulteriori spunti di indagine.
Un altro possibile intervento su cui insistiamo da tempo, anche in Consiglio provinciale, è l’utilizzo gratuito dell’A22 tra Bolzano Sud e Nord per il traffico di scambio e di attraversamento. La richiesta è anche contenuta in un nostro documento voto approvato in Consiglio comunale il 22/12/2020 ma non ancora attuato. Chiediamo quindi una implementazione immediata di questa misura per alleviare il problema del traffico.
La mobilità ciclabile non va vista solo come estensione della rete ciclabile, vanno maggiormente considerate le azioni volte a garantire l’uso della bicicletta dalle direttrici principali alle singole strade sprovviste di ciclabili, per esempio per mancanza di spazi, come anche altre azioni quali l’istituzione di strade a priorità ciclistica e i doppi sensi ciclabili.
Per essere veramente sostenibile, il Pums deve agire sulla riduzione dell’indice di motorizzazione della nostra città (numero di auto per persona fisica = 0.57 nel 2017, Apollis Bolzano), che è più alto rispetto a città con una mobilità più improntata sulla mobilità sostenibile come Basilea (0,35) o Zurigo (0,37). Il traffico automobilistico viene invece visto come variabile esogena del sistema cittadino, prevedendo un aumento costante che non necessariamente si verificherà.
Il Pums prevede inoltre delle misure che vanno spiegate più nel dettaglio. Ad esempio vi è prevista l’eliminazione dell’entrata in arginale da ponte Palermo: come si sposteranno tali flussi, verso quali entrate?
Matthias Cologna
Thomas Brancaglion