Già nella scorsa legislatura Paul Köllensperger ha denunciato lo sperpero di denaro pubblico della Provincia e delle sue partecipate. In veste di candidata del Team Köllensperger per il Parlamento europeo, Renate Holzeisen ha descritto la vendita dell’aeroporto di Bolzano ad un piccolo gruppo di investitori privati come “un regalo inammissibile a danno dei contribuenti altoatesini”. Una vendita che non è (ancora) stata perfezionata.
Ricordiamo che – con una perizia costata 120 mila euro di denaro dei cittadini – si doveva determinare il valore di base da cui partire per determinare il prezzo di vendita dell’aeroporto di Bolzano. La cifra stimata è poi risultata essere molto svantaggiosa per la Provincia: una spettacolare “(s)valutazione”, l’ha definita con un gioco di parole Renate Holzeisen nella sua campagna elettorale. La società aeroportuale ABD di proprietà della Provincia, con un debito pari a zero, un patrimonio di circa 40 milioni di euro (come riportato nel bilancio 2018, di cui circa 5,7 milioni circa in cassa) e un patrimonio netto di circa 37 milioni di euro nel bilancio dello Provincia, dovrebbe arrivare in mani private al ridicolo importo di 3,8 milioni di euro.
Il patrimonio netto di ABD è stato ridotto dagli esperti a poco più di un decimo. Tale svalutazione si è verificata, perché si è partiti dal presupposto fittizio che, in caso di vendita delle azioni, la concessione sarebbe scaduta e gli edifici e gli impianti costruiti su beni demaniali sarebbero caduti automaticamente in mano allo Stato. Tuttavia, questa ipotesi è contraddetta dalle condizioni di gara per la vendita delle azioni ABD, che presuppongono esplicitamente che la concessione attualmente precaria sarà trasformata in una concessione della durata di 20 anni (la trasformazione sarà quindi garantita!). Il presupposto su cui si basa “la perizia di svalutazione” è quindi di fatto e di diritto assolutamente infondato. Si pone la questione di chi ha informato i revisori incaricati di redigere la perizia? In ogni caso, il risultato non sembra un’esecuzione professionale a regola d’arte e non è immune da eventuali conflitti di interesse. Questo anche perché inoltre il valore dei 16 ettari (!) di proprietà direttamente di proprietà della società aeroportuale nella migliore posizione in pianura risulta azzerato! Inoltre, sono stati completamente esclusi dalla valutazione le voci di ammortamento derivanti dalla trasformazione dell’attuale concessione precaria in una concessione ventennale (cfr. immobilizzazioni ammortizzabili secondo il bilancio annuale di ABD al 31 dicembre 2018) e i conseguenti benefici fiscali per i nuovi proprietari privati. E questo è motivo di ulteriore indignazione per Paul Köllensperger.
“Buttare i soldi dei contribuenti fuori dalla finestra a piene mani e, alla fine, rendere felice un piccolo gruppo di privati – non si può immaginare un esempio più scandaloso”, dice Paul Köllensperger.
“Il fatto che questa azione rappresenti un capolavoro del libro di testo Self-service per pochi nel Sistema Alto Adige dimostra che, sia dal lato dei venditori del paese che da quello degli acquirenti, emergono persone e comportamenti che richiamano modelli ben noti del Sistema Alto Adige non solo dai tempi della causa Milkon/Gastrofresh. A ciò si aggiunge l’impertinenza che purtroppo è fenomeno ricorrente in questa terra”, dice Renate Holzeisen.
Paul Köllensperger e Renate Holzeisen invitano pertanto la Provincia ad annullare il bando di gara per la vendita delle azioni della società aeroportuale in autotutela, in quanto il valore su cui si basa il bando di gara è di gran lunga inferiore al valore effettivo della società.
Paul Köllensperger
DDr. Renate Holzeisen