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La tassa sugli airBnB resta inferiore a quella sugli appartamenti affittati alle famiglie: Svp, Fratelli d’Italia e Lega votano contro articolo del Team K
Bocciato ieri in Consiglio provinciale un emendamento del Team K al disegno di legge sulle variazioni al bilancio che mirava ad intervenire sulle aliquote Imi, oggi troppo favorevoli per gli alloggi destinati ad affitti turistici a breve termine rispetto a quelli di lungo periodo per i “normali” cittadini. “Parliamo di un privilegio fiscale ingiustificato, che contribuisce alla drammatica carenza di alloggi in molti centri urbani e che a sua volta provoca i vertiginosi rialzi degli affitti che tutti conosciamo”, commenta deluso il consigliere provinciale Paul Köllensperger.
La logica sottesa all’emendamento presentato dal Team K era chiara: la tassazione degli affitti turistici a breve termine – in sostanza agriturismi, airbnb e piattaforme analoghe – non dovrebbe essere inferiore a quella applicata agli alloggi affittati alle famiglie. Sui primi immobili grava infatti un’aliquota del 0,2 per cento, sui secondi dello 0,79: circa quattro volte tanto. Inaccettabile. La proposta del Team K prevedeva di applicare a tutti gli immobili la normale aliquota, con una tolleranza dello 0,2 per cento in più o meno oppure che, quantomeno, l’aliquota applicata agli alloggi affittati per scopi turistici non fosse inferiore a quella per i comuni mortali. “Sarebbe stato giusto intervenire, è un’evidente questione di equità fiscale – commenta Paul Köllensperger – e trovo sbagliato non aver colto l’occasione di questo voto in aula”.