È uno schiaffo alle vittime. Ieri è stato respinto in Consiglio provinciale il disegno di legge del Team K per l’istituzione di una difesa civica per i casi di abusi sessuali. “Le motivazioni? La forma del ddl non corrisponde alle idee di chi è al potere, l’Svp. Con questo no, senza alcun tentativo di arrivare a un compromesso e senza una discussione approfondita degli articoli della legge, chi è al potere sta scrivendo un altro triste capitolo nella storia delle sofferenze delle vittime di abusi sessuali e di violenza sessuale e sessualizzata”, afferma Franz Ploner del Team K.
“Il testo presentato dal Team K si basava su una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio provinciale e sui risultati del gruppo di lavoro successivamente istituito, che ha elaborato chiare raccomandazioni con il coinvolgimento di esperti. Nella primavera del 2022, la petizione, sostenuta da 28 organizzazioni di tutta la provincia, era stata presentata al presidente Arno Kompatscher, all’allora presidente del Consiglio provinciale Rita Mattei e all’allora assessora Deeg. 1.364 persone, comprese molte vittime, hanno firmato la petizione, che chiedeva di predisporre un quadro giuridico per istituire una difesa civica presso gli uffici legali del Consiglio provinciale, a cui le vittime di abusi e violenze sessuali possano rivolgersi. Questo punto di contatto dovrebbe fornire informazioni sull’assistenza e il sostegno terapeutico. Di conseguenza, dovrebbero essere istituite anche una commissione indipendente e un consiglio delle vittime, che il Consiglio provinciale all’unanimità ha imposto alla Giunta provinciale due anni fa”, ha dichiarato Franz Ploner.
Questo disegno di legge ha avuto un lungo e accurato iter di elaborazione, considerata la delicatezza del tema. Il gruppo di lavoro comprendeva esperti di comprovata esperienza come Martin Lintner, professore di teologia morale ed etica presso a Bressanone e Benno Baumgartner, presidente del Tribunale dei minori di Bolzano. Nel processo è stata coinvolta anche Michela Morandini, allora difensora civico e oggi direttrice del Dipartimento. “L’approvazione della legge sarebbe stata solo la logica conseguenza di questo lungo processo. Il fuoco di fila mediatico del capogruppo Stauder e dell’assessora Pamer, scatenato contro di me alla vigilia del dibattito, e l’annuncio di una nuova legge a 360 gradi da parte della maggioranza, suonano come una presa in giro alle mie orecchie, data l’importanza della questione. I giochi di potere si svolgono ancora una volta sulle pelle delle vittime”, si rammarica Franz Ploner.