Con l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Bressanone del progetto preliminare per il Giardino vescovile, un altro punto all’ordine del giorno è passato completamente in secondo piano. Con i voti della maggioranza, il Consiglio ha infatti deciso di modificare il regolamento comunale sulla collocazione dei ripetitori per telecomunicazioni. In particolare, si tratta di autorizzare la presenza di ripetitori sul tetto del centro di arrampicata “Vertikale”.
Per rendere operativa la nuova installazione è necessario ridurre le distanze minime dalle strutture sensibili oggi previste, oltre a prevedere delle ulteriori deroghe. Finora era prescritta una distanza minima di 100 metri da strutture sensibili come “edifici utilizzati in tutto o in parte per cure ospedaliere, singoli edifici o aree attrezzate utilizzate in tutto o in parte da bambini, singoli edifici scolastici e alloggi per anziani, nonché le relative pertinenze (ad esempio terrazze, balconi, cortili, giardini, terrazze sul tetto) e simili”. Il “Vertikale” funge anche da scuola di arrampicata, la scuola di musica si trova proprio accanto, idem la piscina e i relativi campi da beach volley e un po’ più in là si trova la scuola materna “Anna Seidner”. Stiamo quindi parlando di una zona evidentemente sensibile, forse una delle più sensibili di Bressanone insieme alle zone scolastiche.
Con la modifica dell’ordinanza, le distanze minime consentite dal ripetitore sono state ridotte a 50 metri, ma anche questo non consentirebbe un’ubicazione sulla palestra di roccia. Sono state quindi aggiunte delle deroghe straordinarie: “In caso di comprovata necessità per una copertura di rete inadeguata”, che deve essere dimostrata dal richiedente, è consentita un’eccezione. Inoltre, “in caso di urgenza e di improrogabilità, che deve essere giustificata dal gestore, il sindaco può concedere l’autorizzazione per impianti non previsti nei piani di localizzazione”.
È quindi probabile che ulteriori “controversie” siano pre-programmate a causa delle specifiche molto vaghe e talvolta contraddittorie. Non è stato possibile dare risposte soddisfacenti a nessuna delle domande poste dal gruppo consiliare Team K.
La pediatra Elisabeth Fulterer afferma: “La salute della popolazione deve avere la priorità assoluta e deve essere promossa dalla politica, non messa a rischio”. “Questo vale a maggior ragione quando si tratta della salute di persone ancora fragili come i nostri bambini e ragazzi”, affermano le sue colleghe del gruppo consiliare Verena Waldboth e Sabine Mahlknecht.