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Solleva dubbi la riduzione delle distanze di sicurezza per le antenne per le telecomunicazioni
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 gennaio, un punto all’ordine del giorno piuttosto controverso è passato in secondo piano, oscurato dalla discussione e approvazione della riprogettazione del Giardino vescovile. L’”Ordinanza comunale per la determinazione dell’ubicazione delle infrastrutture di comunicazione” è stata infatti modificata, le distanze dalle strutture sensibili (strutture in cui si trovano bambini, anziani, malati, ecc.) sono state ridotte da 100 a 50 metri e se necessario, anche queste distanze minime verranno riviste.
A Bressanone, l’obiettivo è consentire l’installazione di un trasmettitore sulla palestra di roccia “Vertikale”. Secondo il Team K, si tratta di una zona molto sensibile in cui, a norma di legge, non dovrebbe essere eretta alcuna struttura di questo tipo. La palestra di roccia funge anche da scuola di arrampicata e la scuola di musica e l’area sportiva dell’Acquarena si trovano proprio accanto ad essa.
Elisabeth Fulterer, Sabine Mahlknecht e Verena Waldboth del Team K Bressanone hanno quindi presentato un’interrogazione e hanno ricevuto – per così dire… – le seguenti risposte:
- Per quale motivo il Comune ha messo in votazione le suddette modifiche, nonostante la sentenza relativa alla controversia sulla localizzazione non sia ancora passata in giudicato? Che ruolo ha la causa in tribunale? Quali conseguenze ha per il Comune?
Non c’è una risposta precisa a questa domanda.
- Con quali intervalli di tempo e da chi vengono effettuate le misurazioni delle emissioni previste dall’ordinanza? I relativi dati vengono poi – come previsto – pubblicati? In caso affermativo, dove? Vengono censiti solo i valori medi o anche i valori di picco effettivi a cui è esposta la popolazione?
Risposta: I risultati delle misurazioni non vengono raccolti automaticamente, a meno che non vengano richiesti al Laboratorio Analisi aria e radioprotezione.
- È stata ottenuta la competenza in materia di radioprotezione quando sono state ridotte le distanze minime?
Risposta: No, perché non è previsto.
- Perché è necessario costruire un altro trasmettitore in una zona così sensibile come quella del centro di arrampicata?
Risposta: Per realizzare una rete di telecomunicazioni di buona qualità nel centro di Bressanone è indispensabile installare un nuovo trasmettitore in questa zona.
- Come si presenta la “pianificazione adeguata dei controlli” prevista dall’ordinanza? Come vengono effettuati e dove vengono pubblicati i risultati?
Risposta: I risultati non vengono pubblicati. Sono in possesso dell’Agenzia provinciale per l’ambiente in quanto organo tecnico.
- Sono già state comminate sanzioni per il mancato rispetto delle disposizioni previste?
Risposta: No, non sono di competenza del Comune. In caso di mancato rispetto dei valori di radiazione, la rettifica viene ordinata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente.
- Chi controlla e con quale periodicità che i trasmettitori (come previsto dall’ordinanza) siano sempre adeguati agli standard tecnici più recenti per ridurre al minimo l’esposizione alle radiazioni?
Risposta: Gli aspetti tecnici dei trasmettitori per telecomunicazioni sono di competenza dell’Agenzia provinciale per l’ambiente.
Stando alle risposte ricevute dal Gruppo consiliare del Team K, la protezione della salute della popolazione, più volte citata nell’ordinanza, è solo sulla carta, non essendo monitorata né garantita in modo trasparente. I cittadini e probabilmente neanche il Comune hanno una visione dell’effettiva esposizione all’elettrosmog.
Il progresso e lo sviluppo tecnico sono positivi, ma non devono mai andare a scapito della salute pubblica.
Il Team K si aspetta trasparenza e un impegno proattivo per proteggere la popolazione – come peraltro previsto dall’ordinanza – e non solo una tutela sulla carta. Non è soddisfatto delle risposte date all’interrogazione e continuerà a seguire da vicino gli sviluppi della vicenda.