La mozione del Team K sull’assistenza estiva per bambini e giovani è stata respinta ieri in Consiglio provinciale: nessun sostegno organizzativo e finanziario, quindi, per comuni, cooperative e associazioni. Una bocciatura maturata oltretutto in modo strumentale, che non fa onore all’Svp.
L’assistenza estiva è stato un tema molto dibattuto nelle ultime settimane, non solo sui media, ma anche nelle preoccupazioni di tutti gli interessati. Pianificare in tranquillità l’estate dei proprio bambini è fondamentale per i genitori che lavorano, in particolar modo dopo mesi di isolamento, adesso che i più giovani hanno ancora più bisogno di contatti sociali e attività nella natura. Le misure di contenimento del virus sono state ripetutamente allentate, ma c’è ancora grande incertezza. “La Provincia ha annullato i propri progetti estivi e ha passato la palla ai comuni e alle organizzazioni private, che hanno dovuto ribaltare i loro consueti progetti già pianificati da tempo praticamente da un giorno all’altro”, spiega Maria Elisabeth Rieder.
“Non nascondo che sono rimasta delusa dall’atteggiamento delle colleghe Svp – sostiene Maria Elisabeth Rieder –. Se pongo la mia firma sotto un documento ufficiale importante quale è una mozione, significa che l’ho letta con la dovuta attenzione, che la ritengo importante per la nostra comunità, che la condivido. Dico una banalità, me ne rendo conto, ma evidentemente non è così per tutti. Trovo triste ritirare la firma e politicamente sbagliato: o una proposta è buona e in coscienza ritengo vada sostenuta, oppure la trovo inutile o peggio ancora dannosa e quindi mi adopero per contrastarla. Tertium non datur. Sottoscriverla e poi ritirare la firma adducendo come scusa il mio intervento in aula troppo critico ritengo vada a svilire lo stesso ruolo del Consiglio provinciale: una mozione contiene delle proposte concrete ed è una cosa seria, l’appoggio non può essere dato o tolto a seconda della propria suscettibilità”.