Respinti in Consiglio provinciale due ordini del giorno del Team K alla legge di bilancio, che miravano a porre un freno all’evidente strapotere delle lobby anche quando si parla di trasporto pubblico. “Sugli impianti a fune si è troppo spesso superata la decenza in questi ultimi anni, a partire dal caso clamoroso di Tires – commenta Paul Köllensperger – ma le elezioni si avvicinano e la Svp non ha certo intenzione di cambiare registro: un conto sono le chiacchiere sulla sostenibilità, buone per i media e i programmi elettorali, un altro la realtà”.
Impianti a fune: per i cittadini o per le lobby?
Nel suo intervento in aula, Paul Köllensperger ha elencato un’impressionante sequela di progetti infrastrutturali – già realizzati o ancora sulla carta – che trovano ben poche giustificazioni nell’ottica dell’interesse pubblico. Dalla funivia Marinzen/Alpe di Siusi (progetto già respinto nel 2019 perché inutile in termini di riduzione del traffico e impattante per il paesaggio, e oggetto di scontro tra gli assessori Alfreider e Kuenzer) alla costosissima funicolare Merano / Scena (110 milioni di euro per un bacino di utenza sproporzionatamente piccolo); dall’ormai anacronistica cabinovia del Sassolungo alla – giustamente – contestatissima funivia di Tires. E senza aprire il capitolo del finanziamento pubblico di nuovi impianti di risalita.
“Quello di Tires è un esempio davvero emblematico del sistema Svp, purtroppo – commenta con amarezza Paul Köllensperger -. Un finanziamento pubblico al 75 per cento per complessivi 11,3 milioni di euro, uno spreco di denaro pubblico ingiustificabile per andare a sfregiare dei bellissimi boschi. E intanto i cittadini si troveranno a pagare due volte: con le tasse per finanziare l’opera e poi per comprare il biglietto, se il sindaco di Tires chiuderà davvero la strada (poco frequentata) per passo Nigra, tagliando le linee degli autobus nella speranza di rendere la funivia redditizia e dando una verniciata green a un progetto in realtà meramente turistico”.
In questo preoccupante scenario e con le elezioni ormai prossime, il Team K aveva richiesto uno stop al rilascio di nuove concessioni e permessi in questo ultimo scorcio di legislatura, per evitare che si creino altri fatti compiuti all’ultimo minuto. Proposta bocciata, naturalmente.
Alto Adige Guest Pass, quando il turista paga molto meno del cittadino
Sempre in tema mobilità, ecco un altro esempio di condizionamento della politica da parte di gruppi di interesse. L’Alto Adige Guest Pass è una card per turisti valida su tutti i mezzi del Trasporto pubblico locale, oltre che in circa 80 musei. Il problema sta nel fatto che il turista può utilizzare un servizio pubblico a un costo molto inferiore rispetto al normale cittadino, che magari è pure un pendolare e che grazie al turismo si ritrova a viaggiare su autobus e treni sovraffollati, strade congestionate dal traffico, senza contare il boom dei costi dell’abitare in molto centri urbani provinciali. “Ma soprattutto il cittadino si ritrova a sovvenzionare con le sue tasse il trasporto pubblico per il turista – spiega Köllensperger -. Per questo motivo abbiamo proposto che le offerte tariffarie per turisti coprano almeno i costi. Invano, ovviamente. L’Svp è sempre più sdraiata sulle posizioni delle lobby che sostengono il suo potere, mentre a Bolzano non riusciamo più a trovare appartamenti ad un costo abbordabile. Ma alla SVP non interessa, perché questo problema non riguarda i gruppi di potere che la condizionano”.