Il 26 giugno ricorre la Giornata internazionale contro l’abuso di droghe e il traffico illecito di stupefacenti, un’occasione importante per riflettere sullo scottante tema del consumo di droga in Alto Adige. “Droghe di ogni tipo stanno invadendo sempre più il mercato altoatesino, causando enormi sofferenze, rubando il futuro a troppe persone e lacerando famiglie. Parlare del problema, non distogliere lo sguardo, non stigmatizzare e tacere e continuare la lotta contro l’abuso e il traffico di droga, ecco cosa dobbiamo fare”, sostiene il medico e consigliere provinciale Franz Ploner.
“La politica in Portogallo ha già indicato la strada da seguire vent’anni fa: efficaci programmi di prevenzione, di riabilitazione e inclusione, misure di riduzione del danno e campagne di sensibilizzazione mirate non solo hanno ridotto l’alto tasso di infezione da HIV tra i consumatori di droga, ma anche il consumo stesso. Per tenere sotto controllo la piaga della droga e contrastare le attività criminali legate ad essa, è necessario svolgere un lavoro educativo soprattutto in ambito familiare, scolastico e più in generale sociale. La scuola svolge un ruolo particolarmente importante, con un effetto moltiplicatore”, prosegue Franz Ploner.
Nel 2023, l’Agenzia europea per il monitoraggio delle dipendenze ha indicato in 447 i milligrammi di cocaina consumati quotidianamente ogni mille abitanti nella sola città di Bolzano, il 18% in più rispetto all’anno precedente e il 25% in più rispetto al 2020, l’anno del coronavirus. La dottoressa Bettina Meraner, responsabile del servizio dipendenze del distretto sanitario di Bolzano, ha recentemente dichiarato in un articolo apparso sul settimanale “ff”, che il numero di tossicodipendenti minorenni in Alto Adige è in forte aumento. “Si tratta di un fenomeno grave e preoccupante che deve essere contrastato a tutti i livelli e unendo le forze”, afferma Franz Ploner. “Quali sono le ragioni di tutto ciò? L’impoverimento dei legami sociali? La competizione sempre più feroce che si vive nella società? Questa enorme pressione alla prestazione, la paura di fallire e la mancanza di resilienza spingono sempre più persone ad utilizzare droghe che sembrano offrire una sensazione di felicità. È quindi estremamente importante guidare bambini e giovani verso le vere fonti di felicità, come lo sport, la musica, il lavoro creativo e molto altro. In questo senso, le scuole, le associazioni e i centri giovanili svolgono un ruolo fondamentale. Ma le fondamenta della prevenzione a lungo termine delle droghe sono inevitabilmente i programmi di riabilitazione e reinserimento, le campagne di educazione alla salute pubblica, gli investimenti nella prevenzione e nel trattamento delle droghe”, afferma Franz Ploner.