Il consigliere del Team K Franz Ploner definisce la decisione presa pochi giorni fa dalla Giunta provinciale di finanziare l’acquisto di apparecchiature diagnostiche per gli studi medici e pediatrici nei prossimi tre anni una “trovata pubblicitaria ben intenzionata”. La Giunta spenderà un totale di 200mila euro, con l’obiettivo – come si legge nella relativa delibera – di “ridurre gli accessi inappropriati agli ospedali, alleggerire le liste d’attesa e contribuire all’ulteriore ottimizzazione delle cure primarie”.
“Riferito ai 288 medici di base e pediatri, il finanziamento pro capite ammonta a 690 euro. Secondo la delibera, sono ammissibili le richieste provenienti da studi associati di medici di base e pediatri, e ogni medico può ricevere un solo contributo ogni cinque anni per l’acquisto di ogni singolo dispositivo dall’elenco dei dispositivi medici diagnostici ammissibili elencati nell’allegato alla delibera. L’importo massimo finanziabile per un dispositivo a ultrasuoni, ad esempio, è di 7mila euro; in caso di utilizzo congiunto in uno studio associato, l’importo può arrivare a 10.500 euro. Il prezzo di acquisto di un ecografo, che i medici devono pagare in anticipo, è di circa 25mila euro, senza contare i costi di manutenzione e i materiali necessari”, spiega Franz Ploner.
“La cosa più deludente è il fatto che l’assessore alla Sanità Hubert Messner, egli stesso medico esperto e profondo conoscitore dei problemi, stia al gioco. Non si possono risolvere i problemi comprando attrezzature, bisogna investire prima di tutto nelle persone e nel personale, poi in dispositivi medici. Secondo la delibera, anche la prova della formazione specifica per l’uso del dispositivo medico è un criterio per il finanziamento. I medici di medicina generale e i pediatri sono già sottoposti a un carico eccessivo. Cos’altro dovrebbero conciliare medici di base e pediatri, secondo i politici? Dove sono, ad esempio, gli assistenti alla documentazione e all’organizzazione per gli ambulatori associati, formati al costo di 140mila euro, che avrebbero dovuto alleggerire i medici di base e i pediatri?”, chiede Franz Ploner.