La partecipazione al voto dei cittadini è la priorità di un sistema democratico. In questo senso è importante compiere alcuni ragionamenti sugli strumenti da implementare per permettere che le cittadine e i cittadini esprimano il proprio voto convintamente e che esso rispecchi pienamente la loro volontà. Nelle elezioni a livello comunale, oltre alla lista a cui si attribuisce il proprio voto, assume una particolare importanza l’assegnazione delle preferenze a disposizione a candidati di propria fiducia. Infatti, soprattutto a livello comunale, assume particolare importanza la fiducia tra l’elettore e il candidato ed è frequente che i candidati di propria fiducia appartengano anche a liste differenti, un fattore che complica notevolmente la assegnazione delle proprie preferenze – e quindi del voto di lista. Come fare a venire incontro alle esigenze dei cittadini e come fare a promuovere le migliori personalità per il proprio comune, indipendentemente dal gruppo politico di appartenenza?
L’introduzione del voto disgiunto consente più libertà di scelta agli elettori, che possono “disgiungere” le preferenze dal voto di lista e votare i candidati meritevoli appartenenti anche a liste diverse. Essi possono quindi votare una sola lista (necessaria per l’attribuzione dei seggi, che non subisce modifiche) e poi assegnare le preferenze a disposizione a tutti i candidati in lizza, non solo fra coloro che si candidano sulla lista votata. Naturalmente le elettrici e gli elettori sono sempre liberi di assegnare le loro preferenze solo a candidati di un’unica lista oppure di non esprimere nessuna preferenza.
La pratica del voto disgiunto è stata introdotta con successo nella maggior parte dei Bundesländer tedeschi (13 su 16) per le elezioni comunali e nei Cantoni svizzeri, in particolare nei comuni più piccoli.
L’introduzione di un tale sistema di voto disgiunto nei comuni sotto i 3.000 abitanti della provincia di Trento e per i comuni sotto i 15.000 abitanti della provincia di Bolzano comporterebbe alcune minime modifiche alle norme attualmente in vigore, con un notevole impatto sulla libertà di scelta dell’elettorato.
Tutto ciò premesso, il Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige impegna la Giunta regionale
1. a compiere adeguati interventi normativi per introdurre il voto disgiunto (possibilità di
assegnare le proprie preferenze a candidati appartenenti anche a liste diverse) nei comuni sotto i 3.000 abitanti della provincia di Trento e nei comuni sotto i 15.000 abitanti della provincia di Bolzano.
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